ROMA – La visita alla mostra di Caravaggio al museo di Capodimonte è stata l’occasione per una puntata a sorpresa al rione Sanità. Tappa napoletana per il capo dello Stato Sergio Mattarella, accompagnato dal presidente della Camera Roberto Fico e dal sindaco Luigi De Magistris. Dopo la visita alla mostra, Mattarella ha attraversato il rione Sanità fra la folla. La prima tappa è al monumento dedicato a Genny Cesarano, il 17enne ucciso erroneamente dalla camorra il 6 settembre del 2015. Poi il saluto agli alunni della scuola elementare Angiulli e dell’istituto superiore Isabella d’Este, scuole del quartiere frequentate a suo tempo anche dallo stesso Genny.
“Napoli ha problemi come ogni grande città”
Ma simili tragedie sono purtroppo storia anche di pochi giorni fa, come dimostra l’omicidio di San Giovanni a Teduccio: “Napoli, come ogni grande città, ha dei problemi, anche di sicurezza. Nei giorni scorsi abbiamo visto un episodio drammatico, una tragedia, un omicidio. Non si possono fare graduatorie di gravità degli omicidi, ma quando avviene in presenza di un bambino l’atrocità è ancora maggiore”.
Un Pulcinella in dono al presidente
Ai bambini che gli chiedono “presidente, vorremmo camminare per strada senza che si spari”, Mattarella ha risposto “faremo qualcosa”. Il capo dello Stato è poi entrato nella basilica di S. Maria della Sanità, accolto dal parroco Antonio Loffredo, e ha incontrato i rappresentanti del terzo settore, che gli hanno donato una statua di Pulcinella che rompe un uovo. “Napoli è stata fondata su un uovo, è la bellezza della fragilità, di chi cioè è fragile come un uovo – spiega il parroco – L’arte e la cultura sono le armi contro ciò che ci circonda”. Il capo dello Stato ringrazia le associazioni che ogni giorno sono impegnate “in iniziative per un cambiamento in positivo e concreto” del Rione.