La soluzione di Mattarella, governo ‘tregua’ o voto in autunno

Nuove consultazioni in vista ed esecutivo istituzionale. Altrimenti elezioni ad ottobre

Foto LaPresse - Guglielmo Mangiapane 04/03/18 Palermo ITA Politica Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella vota nel seggio della scuola Giovanni XXIII-Piazzi a Palermo. Nella foto: Sergio Mattarella vota al seggio Photo LaPresse - Guglielmo Mangiapane 04/03/18 Palermo ITA News Italian President Sergio Mattarella votes for the Italian elections In the picture: Sergio Mattarella

ROMA (Mariano Paolozzi) – Una tregua o di nuovo al voto. Mancano poche ore alla morte ufficiale dell’ennesimo possibile nuovo governo. Dalla direzione Pd di oggi, salvo clamorosi capovolgimenti, arriverà un no all’accordo tra Pd e 5Stelle. La domanda è sempre la stessa e le risposte sono sempre meno: cosa fare? A fronte dei tentativi fin’ora falliti, le strade rimaste sembrano due e passano entrambe per Sergio Mattarella, che lunedì aprirà un nuovo ciclo di consultazioni di un giorno: un governo ‘tregua’ fino al 2019 o al voto in autunno.

L’ultimo tentativo del Colle è la ‘tregua’

Dopo gli incarichi esplorativi affidati ai presidenti delle camere, dopo gli accordi cercati ma tutti falliti tra Lega e 5Stelle e Pd e 5Stelle, a quasi due mesi dal voto, le strade sembrano finite. Il leader del carroccio Matteo Salvini difficilmente otterà un incarico, nonostante il centrodestra a trazione leghista lo richieda a gran voce. Niente è cambiato sul muro di gomma Berlusconi si o no all’interno dell’intesa tra pentastellati e leghisti. Così come inverosimile è un governo che preveda contatti politici tra centrodestra e Pd.

Insomma, rispetto a un mese fa, non c’è nessuna novità pubblica o rilevante che permetta a Salvini di trovare una maggioranza in parlamento, nemmeno se il nome di mediazione dovesse essere quello di Giorgetti, un leghista moderato. L’unica strada percorribile rimasta per il Presidente della Repubblica, è quella di un governo guidato da una carica istituzionale o, più difficilmente, semistituzionale. Tradotto: esecutivo guidato da uno dei presidenti delle camere o da una figura terza.

Governo a tempo limitato o voto in autunno

Il tempo a disposizione di questo governo tregua, istituzionale e non politico, è a stento di un anno. L’idea del Colle, che si esprimerà domani a 60 giorni esatti dal voto, è un nuovo giro di consultazione per mettere su un esecutivo fino alla prossima primavera, per evitare che l’Italia si presenti senza Premier al Consiglio europeo di fine giugno, consesso in cui il paese rischia di vedersi tagliati i fondi di coesione territoriale per il Sud e quelli agricoli. E, soprattutto, approvare la legge finanziaria prima del nuovo voto, per scongiurare l’aumento automatico dell’Iva al 25%.

Se dovesse fallire anche questo ultimo tentativo, nel caso in cui sia Luigi Di Maio che Matteo Salvini alzassero un muro insormontabile, si andrà al voto probabilmente in autunno, ad ottobre. Fino ad allora, rimarrebbe in carica in esercizio provvisorio l’attuale governo Gentiloni.

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