Il messaggio di Mattarella: “Ciò che unisce è più di quello che divide”

Il presidente era ad Aosta alla Scuola per la democrazia e ha risposto alle istanze di giovani amministratori locali

Francesco Ammendola / LaPresse in foto Sergio Mattarella

AOSTA (LaPresse)“La democrazia è sempre in crisi perché è sempre da rinnovare, reinventare, non è una realtà statica”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ad Aosta alla Scuola per la democrazia rispondendo a istanze di giovani amministratori locali.

Il messaggio del presidente Mattarella

“Va costantemente aggiornata, inverata”, ha aggiunto il capo dello Stato, “perché i tempi cambiano, cambia ogni cosa, la democrazia va costantemente riaggiornata”. “Guai – ha sottolineato – se non si sentisse sempre in crisi per accogliere le nuove istanze ed energie che si manifestano nella società. Ma questo significa trovare nuove formule”.

Ciò che unisce è più di quel che divide

“Ciò che unisce e rende comuni i problemi è molto più numeroso e consistente di quel che divide. Occorre riuscire a trasmettere questa percezione: quello che è in comune è molto di più di quello che divide, e riuscire a trasmetterlo è un compito a volte non semplice, ma è essenziale far comprendere come in realtà in ogni circostanza, in ogni versante e su ogni questione gli elementi che uniscono e raccolgono sono molto maggiori di quello che separano e dividono”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ad Aosta alla Scuola per la democrazia rispondendo a istanze di giovani amministratori locali.

Fiducia e collaborazione a ogni livello istituzionale

“Tutti abbiamo bisogno di fiducia, dobbiamo ispirarla in tutte le direzioni: voi dovete farlo verso i vostri concittadini, nei vostri confronti deve farlo ogni Regione, nei confronti delle Regioni deve farlo lo Stato, dobbiamo farlo tutti insieme a livello sovranazionale, verso l’Unione europea e la comunità internazionale. La fiducia è un elemento indispensabile delle relazioni, su quello si basa poi l’affidabilità, la costruzione dei rapporti di collaborazione”.

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