ROMA (Loredana Lerose) – Un messaggio fatto circolare ‘sottobanco’ dal Colle. Un testo che certifica l’irritazione del capo dello Stato Sergio Mattarella rispetto a quelli che vengono definiti diktat inammissibili nei suoi confronti e nei confronti del premier incaricato Giuseppe Conte sulla scelta dei ministri. Il pomo della discordia ha un nome e un cognome, Paolo Savona, l’euroscettico indicato dal leader della Lega Matteo Salvini come ministro dell’Economia.
Consultazioni al veleno
Mentre Conte prosegue le consultazioni, fuori dalla sua stanza rischia di consumarsi uno scontro a distanza tra Mattarella e Salvini, su quella che sarà la squadra di governo. Il presidente non ha da porre veti, ma allo stesso tempo non è disposto ad accettare imposizioni e chiede che il premier incaricato non venga tirato per la giacca sui nomi da indicare. L’ultima parola, spetta a Mattarella che per prerogativa potrà bocciare o promuovere la squadra di ministri che gli verrà presentata.
A muso duro
Il capo dello Stato non ha intenzione di porre veti. Ma è chiaro che non è disposto a mettere a rischio la posizione dell’Italia all’interno dell’Unione Europea dando il via libera ad un governo contrario ai principi e agli accordi comunitari. Da questo nascono le perplessità attorno alla figura di Savona. Ma Salvini non ci sta, non vuole cedere e ribatte piccato. “Nessuna imposizione, noi diamo spunti, suggerimenti. Ma non capisco quale sia la motivazione alla base del no ad una persona come Savona, è un economista che rappresenta la volontà degli italiani di contare di più in Europa”.
Il no comment di Di Maio e l’intervento della Meloni
Messaggio fatto circolare dal Colle? Di Maio dubita sia reale e non commenta. “Figuriamoci se commento il Quirinale – ha detto – Non so neppure se sono cose vere. Ne ho sentite tante anche sul mio conto e non erano vere”. A sorpresa in sostegno di Salvini e in favore di Savona l’intervento del leader di Fdi Giorgia Meloni. “Savona sarebbe un ottimo ministro dell’Economia mi dispiace che Mattarella sia così ingerente su alcuni nomi”. Solo dopo che Conte avrà presentato la squadra di governo a Mattarella sarà possibile capire quale posizione avrà avuto la meglio.