Mattarella su Giornata Salute donne: Cresca cultura della prevenzione

Foto Ufficio Stampa Quirinale/Paolo Giandotti/LaPresse 13-02-2018 Roma, Italia Cronaca Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella saluta i Componenti il Collegio delle Sezioni Riunite della Corte dei Conti, in occasione dell'inaugurazione dell'Anno Giudiziario , oggi 13 febbraio 2018. (Foto di Paolo Giandotti - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica) DISTRIBUTION FREE OF CHARGE - NOT FOR SALE

Roma, 21 apr. (LaPresse) – “L’intera società è fortemente influenzata nel suo sviluppo dal contributo femminile. La terza Giornata nazionale dedicata alla salute della donna è occasione per riflettere sull’importanza che può avere lo studio dei meccanismi attraverso i quali le differenze legate al “genere” agiscono sullo stato di salute e sullo sviluppo delle patologie, non solo per assicurare il benessere delle donne e garantire il rispetto pieno della loro dignità, ma per consentire anche il dispiegarsi delle loro potenzialità, dalla vita dell’infanzia all’età matura”. Lo dichiara in una nota il Capo dello Stato, Sergio Mattarella.

 “Per lungo tempo, le indagini condotte in ambito clinico e farmacologico sono state compiute senza tenere conto della specificità della biologia femminile che può influenzare, talvolta in modo determinante, l’insorgenza e l’evoluzione delle malattie – ha aggiunto il presidente della Repubblica -. La ricerca consente di aprire nuovi orizzonti orientando la medicina verso una crescente personalizzazione delle cure e stimolando lo studio delle principali patologie che colpiscono il mondo femminile. In questo contesto, l’impegno per il progredire della cultura della prevenzione, l’incremento delle iniziative dirette alla crescita dell’educazione sanitaria, il continuo raggiungimento di traguardi diagnostici, costituiscono strumenti indispensabili per rafforzare l’attitudine alla pratica dei controlli periodici individuali, presidio e fondamento di una tutela piena di salute delle donne e, con essa, di tanta parte del capitale sociale del Paese”.

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