“I due primi vaccini, straordiariamente forti in questo periodo, contro il coronavirus sono stati e devono ancora essere le forze dell’ordine e la buona informazione”: così Antonio Mazzacane, segretario provinciale di Napoli di Alleanza di Centro, esorta anche l’informazione, così come le autorità di pubblica sicurezza, a dare il proprio valido contributo alla lotta al Covid-19. In questo momento storico complicato “serve che la stampa continui a lavorare soprattutto sul chiarire, a tutta la popolazione, quei decreti e quei Dpcm del Governo che risultano ai più estremamente difficili da comprendere nei contenuti, soprattutto quando si fa riferimento a concetti indeterminati. Ad esempio anche la stessa parola assembramento può determinare nei casi concreti situazioni nelle quali è difficile distinguere il lecito dall’illecito”.
Per quello che invece riguarda le forze dell’ordine, Mazzacane, da ex allievo della scuola militare ‘Teulie’ di Milano (Nunziatella), è chiaro: “E’ praticamente diventata notizia giornaliera quella di contagio di operatori sanitari e di polizia che ogni giorno lavorano al fianco della popolazione. In tutta Italia centinaia di ‘esponenti’ delle forze dell’ordine hanno riscontrato di essere positivi al Covid-19, a causa di un lavoro che porta gli operatori a scendere ogni giorno in strada. A tutti loro va il nostro sentito ringraziamento, in quanto sono l’emblema della forza di una Nazione che va avanti con coraggio, abnegazione e aiuto verso il prossimo”.
E quindi il coordinatore provinciale di Napoli di AdC invita tutti ad informarsi “sui canali istituzionali, aumentando l’affidabilità e la capillarità, in una sola parola la qualità delle informazioni disponibili. Per questo voglio fare un appello ai cittadini a consultare esclusivamente i siti istituzionali, delle principali testate giornalistiche nazionali e locali e dalle agenzie di stampa che assicurano completezza e qualità, nella palude disorientata di notizie fornite da una generica rete informatica, ove ognuno scrive qualcosa senza bisogno di alcuna qualifica. La professionalità dei giornalisti, la completezza e l’autorevolezza dell’informazione, in queste circostanze, fanno la differenza. Stiamo vivendo una situazione di emergenza. Penso al ruolo fondamentale delle istituzioni, dal governo nazionale alle regioni ed agli enti locali, fino, appunto, alla buona stampa ed informazione. È così, partendo da una corretta informazione, che i cittadini, in un momento difficile, possono realmente contribuire al bene della nostra amata Italia. La scarsa o cattiva conoscenza sono le maggiori fonti di danni”.