Gerusalemme – La piattaforma di affitti di appartamenti e di stanze Airbnb ha annunciato che toglierà dalle sue liste le case negli insediamenti nei territori occupati della Cisgiordania, spingendo Israele a minacciare azioni legali contro la compagnia statunitense.
Al centro della disputa tra israeliani e palestinesi
“Una valutazione ci ha indotto a concludere che dovremmo togliere gli elenchi negli insediamenti nella Cisgiordania occupata“, si legge in una nota dell’azienda.
“Sappiamo che qualcuno non sarà d’accordo e lo rispettiamo
Questo è un tema controverso“, aggiunge Airbnb. Il ministro degli Esteri israeliano Yariv Levin ha definito la decisione della compagnia “vergognosa e infelice”.
“Il nostro ministero ha iniziato a preparare misure immediate per limitare l’attività di Airbnb“, ha aggiunto Levin. L’alto funzionario palestinese Saeb Erakat ha accolto positivamente l’iniziativa della piattaforma, definendola “un passo iniziale positivo“.