GAZA CITY – Le Nazioni unite hanno dichiarato che circa 800mila persone nella Striscia di Gaza non hanno accesso regolare all’acqua potabile, mentre quasi il 50% della rete idrica è stato danneggiato dai recenti bombardamenti. Citando il ministero dei Lavori pubblici e alloggi di Gaza, l’ufficio Onu per il coordinamento degli affari umanitari ha detto che quasi 17mila unità residenziali e commerciali sono state danneggiate o distrutte negli 11 giorni. Tra queste 769 unità abitative e commerciali rese inabitabili, almeno 1.042 unità sono in circa 258 edifici distrutti e altre 14.538 unità che hanno subito lievi danni. Un cessate il fuoco è entrato in vigore venerdì dopo una campagna di 11 giorni che ha provocato più di 250 morti, la stragrande maggioranza palestinesi, e portato devastazioni estese alla già impoverita Striscia di Gaza governata da Hamas.
L’Onu ha affemrato che 53 strutture educative, sei ospedali e 11 centri di assistenza sanitaria di base sono stati danneggiati dal 10 maggio. Un centro sanitario è stato gravemente danneggiato, hanno detto le Nazioni unite, mentre un ospedale non è operativo a causa della mancanza di elettricità. Le scuole a Gaza rimangono chiuse, interessando quasi 600mila bambini.
LaPresse