Medioriente, raid d’Israele su Gaza: morte madre e figlia di 18 mesi

Continuano i bombardamenti da parte di Israele

Palestinian men help an innjured man near the border between Israel and the Gaza strip, east of Jabalia on May 14, 2018, as Palestinians readied for protests over the inauguration of the US embassy following its controversial move to Jerusalem. / AFP PHOTO / MOHAMMED ABED

Gaza City (LaPresse/AFP) – Israele ha lanciato nella notte una ondata di bombardamenti sulla Striscia di Gaza in risposta ai circa 150 missili sparati sul suo territorio. Il bilancio del raid è di tre palestinesi morti, tra cui una madre ed la figlia. La maggior parte dei razzi sparati dai militanti di Hamas sono atterrati in aree di campagna, ma almeno due hanno colpito la città israeliana di Sderot dove le sirene hanno suonato per tutta la notte.

I medici hanno soccorso almeno quattro feriti, tra cui una donna thailandese di 30 anni in condizioni serie. Tra le persone uccise nella Striscia di Gaza ci sono Enas Khammash, 23 anni, e la figlia Bayan di 18 mesi, secondo quanto riferito dal ministero della Salute dell’enclave palestinese. Sarebbero state uccise in un attacco aereo a Jafarawi, nel centro di Gaza. Il marito della donna è rimasto ferito. Il ministero ha fatto sapere che la donna era incinta. Un militante di Hamas è stato ucciso negli attacchi e almeno altri 12 sono rimasti feriti. Quella di questa notte è la terza grave ondata di violenze da luglio. E purtroppo si è scatenata nonostante i tentativi delle Nazioni Unite e dell’Egitto di assicurare una tregua a lungo termine tra Israele e Hamas.

Continuano i bombardamenti da parte di Israele

Le tre escalation militari, che seguono mesi di tensioni dovute a proteste e scontri lungo il confine di Gaza, hanno sollevato il timore di una nuova guerra aperta. Le forze armate israeliane hanno dichiarato di aver preso di mira più di 140 “siti militari” di Hamas, compresi i luoghi di produzione di armi per il movimento islamista.

L’esercito ha riferito che Israele è stata bombardata con circa 150 missili tra mercoledì e giovedì. Venticinque sono stati intercettati dai sistemi di difesa aerea. Colonne di fumo ed esplosioni sono stati visti per tutta la notte sopra la Striscia di Gaza mentre venivano effettuati i raid. I militari hanno detto di essere “determinati a garantire la sicurezza dei cittadini di Israele”, e “in allerta e preparati per un’ampia varietà di scenari”. Una dichiarazione dell’ala militare di Hamas ha rivendicato la responsabilità per il lancio di razzi. La televisione israeliana ha trasmesso immagini di una casa e di auto distrutte a Sderot.

Nickolay Mladenov, l’inviato Onu per il conflitto in Medio Oriente che ha cercato di negoziare una tregua tra Israele e Hamas, ha detto di essere “profondamente allarmato”. Ed infatti ha invitato tutte le parti a “fare un passo indietro”. “Per mesi ho avvertito che la crisi umanitaria, di sicurezza e politica a Gaza rischia di scatenare un conflitto devastante che nessuno vuole”, ha affermato in una nota, “i nostri sforzi collettivi hanno impedito che la situazione esplodesse fino ad ora, ma se l’attuale escalation non è contenuta immediatamente, la situazione può rapidamente deteriorarsi con conseguenze devastanti per tutti”.

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