Meloni a Cronache: “Nel mio centrodestra conservatori e sovranisti”. E su Saviano: “Totem del pensiero unico che voglio scardinare”

L'intervista alla leader di Fratelli d'Italia: "Con Berlusconi e Salvini ci vedremo nei prossimi giorni per fare il punto della situazione, non accade da tempo e lo considero un fatto positivo"

Foto Roberto Monaldo / LaPresse in foto Giorgia Meloni

ROMA – Neanche il tempo di presentare l’edizione 2018 di Atreju, la festa del centrodestra che apre il nuovo anno politico, che è già arrivata una defezione: quella di Maurizio Martina. “Si conferma il degno successore di Renzi alla segreteria del Pd”, ha fatto sapere Giorgia Meloni. Se qualcuno pensa che il dietrofront del piddino possa averla turbata si sbaglia di grosso: le priorità della leader di Fratelli d’Italia sono ben altre, come la ricostruzione del centrodestra “secondo Giorgia”.

Lo ha raccontato a Cronache, insieme a molto altro.
Ad Atreju premierà i giornalisti saccheggiati del loro lavoro da Roberto Saviano. Una cosa impensabile fino a qualche tempo fa, quando Saviano era considerato ‘dogma’ e intoccabile. Perché, secondo lei, accade questo, nonostante la verità – nel caso di specie  sentenze definitive – e di chi è la colpa?
Saviano è un totem di quel pensiero unico dominante che, una spallata alla volta, vogliamo provare a scardinare. Trovo insostenibile l’ipocrisia di un personaggio che ha costruito la propria fortuna scopiazzando articoli a destra e a manca e dal suo attico a Manhattan ci fa la predica un giorno sì e l’altro pure. Noi stiamo con chi combatte le mafie ogni giorno, non con i “professionisti dell’antimafia” che si sono riempiti il portafogli con il sacrificio degli altri.
Cronache viene premiato per il suo impegno contro la camorra, ma non è solo la criminalità organizzata a fare pressioni oggi in Italia. I cosiddetti ‘poteri forti’, i colletti bianchi, i grandi gruppi imprenditoriali sono ugualmente invasivi. Tra le ultime cose che abbiamo scritto, in perfetta solitudine perché molti giornali non sono altrettanto indipendenti come noi, c’è la richiesta di Autostrade ai suoi dipendenti di donare ore di straordinario per risarcire le famiglie delle vittime di Genova. Che ne pensa?
Lo chiede a una che non compra nemmeno un maglione da Benetton perché non ho mai sopportato la retorica buonista, che di solito è inversamente proporzionale alla solidarietà concreta. Per carità, tutte le iniziative di vicinanza  a chi ha perso tutto in occasioni del genere sono positive, ma parliamo di un’azienda che negli ultimi anni ha accumulato utili miliardari e che dovrebbe cominciare ad attingere da quelli invece di pretendere soldi dai propri incolpevoli dipendenti.
Come va con Berlusconi e Salvini? Ci sono margini per affrontare uniti le prossime sfide elettorali?
La domanda è corretta ma non sono la persona più indicata per rispondere. E sa perché? Perché io ho sempre lavorato per il centrodestra unito, molte volte ho fatto passi indietro per consentire alla coalizione di restare unita e vincere, non ho mai fatto scappatelle né col Pd né con i 5 Stelle. È un fatto di coerenza che rivendico per me e per Fratelli d’Italia. Ci vedremo nei prossimi giorni per fare il punto della situazione, non accade da tempo e lo considero un fatto positivo. A breve si voterà in importanti Regioni e se saremo capaci di stare insieme e di scegliere i candidati migliori possiamo vincere ovunque.
Quali sono le richieste di Fratelli d’Italia? Da cosa non si può prescindere?
Più che fare delle richieste noi ci aspettiamo che sui temi economici le scelte economiche non siano appaltate al Movimento 5 Stelle, che sui temi delle tasse, del lavoro, delle priorità della nazione rappresenta peggio della sinistra sindacale anni ‘70, e si cominci a realizzare pezzi di programma del centrodestra come la tassa piatta al 15% sui redditi incrementali. In questi giorni noi stiamo incontrando le categorie economiche e sa cosa mi dicono? Che sono preoccupate perché invece di tagliare le tasse e la burocrazia per creare occupazione, si colpiscono le imprese e si vende fumo con il reddito di cittadinanza. È la storia recente del decreto Dignità e rischia di ripetersi con la legge di bilancio e il provvedimento sulla chiusura dei negozi.
Qual è lo stato di salute del centrodestra oggi e che prospettive ci sono per il futuro?
Il centrodestra è un sentimento maggioritario in Italia, sono valori condivisi da milioni di italiani. È la sua proiezione politica che deve essere rifondata e rilanciata. Il lavoro che Matteo Salvini sta facendo per far crescere la Lega è importante ma non basta. Io proporrò a chi sta da sempre saldamente nel campo della destra e del centrodestra, senza mai essere stato né voler diventare tardivamente leghista, di provare a costruire un campo più largo. Un campo che parta dall’esperienza coraggiosa di FdI che ha messo in sicurezza la destra italiana e si apra alle tante esperienze politiche, civiche e territoriali che si ispirano ai nostri valori. Sono disposta a parlare di tutto con tutti, ma su una cosa serve chiarezza da subito: serve un soggetto che si collochi saldamente nel campo dei conservatori e dei sovranisti, non l’ennesima “cosa” iper-moderata che non scalda più i cuori di nessuno.

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