Roma, 18 mar. (LaPresse) – “Noi abbiamo deciso che chi nella coalizione avesse ottenuto più voti sarebbe stato indicato dagli altri come premier. Non ho cambiato idea, Salvini ha il mio appoggio. Spero voglia davvero impegnarsi per formare un governo”. Così Giorgia Meloni in un’intervista al Corriere.
“Siamo la prima coalizione del Paese, abbiamo il diritto e il dovere di tentare di formare un governo sulla base di alcuni punti programmatici seri sui quali in tanti sono d’accordo: riduzione delle tasse, lavoro ai giovani, aiuti alle famiglie, meno immigrazione, più sicurezza, difesa del made in Italy, solo per citare i principali”.
E ancora: “Per me M5S e Pd pari sono, spesso si sono mossi all’unisono, non guardo di qua o di là e trovo sbagliato fare schemi ora. L’appello ad aderire a un programma condivisibile deve essere rivolto a tutti, verifichiamo sul campo se sono possibili intese sulle cose da fare”.
E conbclude: “Chiedo linearità: se Salvini è deciso a tentare di formare il governo, con il nostro appoggio, non può poi contestualmente rivendicare per il suo partito la presidenza di una delle Camere: è chiaro che la Lega non potrebbe avere il presidente del Senato e il premier, non ha la forza parlamentare per pretenderlo e non rientra nemmeno nel normale equilibrio istituzionale una suddivisione dei ruoli di questo genere. A meno che Salvini non accetti, come noi abbiamo proposto, la candidatura a presidente del Senato, da dove a maggior ragione in caso di stallo avrebbe tutte le carte per tentare di formare un governo per l’ emergenza”.