NAPOLI – Un Napoli senza più forze, sia fisiche che mentali, non va oltre il pareggio contro il Torino. Gli azzurri non sono stati capaci, per due volte, di difendere il vantaggio al cospetto della squadra di Mazzarri. Per lo scudetto, di fatto, i giochi sono chiusi. Solo la differenza reti nega alla Juventus la possibilità di festeggiare la vittoria del tricolore. I ragazzi guidati da Maurizio Sarri sono infatti a 6 punti dai bianconeri a 2 giornate dal termine.
Mertens si sveglia dal torpore
I partenopei approcciano bene alla sfida, pressando altissimo e costringendo i granata a sbagliare parecchio in fase di disimpegno. Non è un caso che il vantaggio del Napoli nasca su una topica clamorosa di Burdisso. Il difensore del Torino, in piena area, si lascia anticipare da Mertens che buca imparabilmente Sirigu. E’ una liberazione per il belga, tornato a segnare dopo più di due mesi. L’ultimo guizzo risaliva al 3 marzo, giornata della debacle casalinga contro la Roma.
Hamsik, gioiello che non basta
La ripresa si apre con uno choc, perché il Torino – mai arrivato dalle parti di Reina – trova il pari. L’azione è bella, ma la conclusione di Baselli è fiacca. Chiriches, però, ci mette il piede e beffa il suo portiere. Il Napoli è già in riserva, oltre che clamorosamente sfortunato. Perché al netto del gol subito con deviazione decisiva, c’è il palo a stoppare il bolide di Milik. Tempo una manciata di secondi e Hamsik pietrifica Sirigu con un missile che si infila quasi all’incrocio dei pali. Il gol del capitano manda in delirio il San Paolo, ammutolito a 10′ dalla fine dal colpo di testa di De Silvestri. La dormita collettiva della difesa garantisce al Torino di tornare a casa con un punto. Dopo il fischio finale tutti sotto i vari settori. Applausi a scena aperta dei tifosi per un Napoli che fino a due settimane fa ha fatto sognare una città intera.