Mes, Cottarelli: “E’ sbagliato dire che favorisce le banche tedesche”

Le parole del direttore dell'Osservatorio sui Conti Pubblici dell'Università Cattolica di Milano

Foto Fabio Cimaglia/ LaPresse

ROMA – “Il Mes non è come avremmo voluto, ma è stato evitato il rischio principale, cioè l’obbligo di ristrutturazione del debito pubblico per chi ne chiedeva sostegno”. Lo dice Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici dell’Università Cattolica di Milano, in un’intervista a Circo Massimo, su Radio Capital. “Meglio andare avanti con la proposta attuale che dire non firmiamo e andare fuori dal Mes”, dice l’economista. “Vorrebbe dire camminare sul filo senza rete piuttosto che con una rete diversa da quella che si vuole”.

E a chi dice che le modifiche al meccanismo europeo di stabilità favorirebbero le banche tedesche, ribatte: “Questa cosa è sbagliata, non si conosce la sostanza del dibattito. Un paese come la Germania, che prende a prestito soldi a tassi negativi sui mercati, non ha bisogno di andare dal Mes a prendere in prestito soldi se ci sono problemi con le sue banche. In una situazione di tensione, sarebbe l’Italia ad avere difficoltà a prendere soldi a prestito sui mercati. E i tedeschi stessi insistevano perché anche ai prestiti fatti dal Mes per sostenere le banche ci fosse condizionalità. Non volevano che quello fosse un sentiero agevolato”.

(LaPresse)

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