Fondo salva Stati, è scontro tra Lega e Governo. Salvini: “Chiedo l’intervento di Mattarella”

L'ex vicepremier: "Non hanno rispettato il mandato parlamentare"

Foto LaPresse - Andrea Panegrossi

ROMA – Si parla del ‘Mes’, il ‘Fondo salva Stati Europei’ ed è subito polemica tra la Lega e il governo giallorosso: “Non hanno rispettato il mandato parlamentare – hanno fatto sapere dal carroccio – per cui chiediamo l’intervento di Mattarella”.

La polemica sul Mes

È stato poi lo stesso Matteo Salvini a gettare benzina sul fuoco: “Chiediamo – ha dichiarato – un incontro ai vertici ai massimi livelli istituzionali. I nostri avvocati stanno studiando l’ipotesi di un esposto ai danni del governo e di Conte”. A questo punto inevitabile la convocazione di un vertice di maggioranza per capire il da farsi, per rispondere a queste polemiche. Contemporaneamente è prevista l’assemblea pentastellata inizialmente rinviata a causa del protrarsi dei lavori d’Aula alla Camera. Anche dal Pd la risposta all’attacco della Lega è stata immediata: “Basta a bugie sul Mes. Non ci sarà – ha detto il deputato Piero De Luca – nessun prelievo forzoso sui conti correnti, ma anzi maggiore tutela per i risparmiatori italiani ed europei e nessuna ristrutturazione automatica del debito pubblico italiano. La Lega, peraltro, era pienamente al corrente di quanto accadeva e ha condiviso i negoziati. Basta bugie”. Anche Italia Viva ha attaccato Salvini per il quale, invece, la posizione era già chiara in partenza.

La posizione della Lega

“Chi è in questo tavolo – ha detto l’ex ministro dell’interno – ha ampie prove di messaggi, di interlocuzioni, sulla nostra posizione che era quella di non firmare niente”. “Non abbiamo preso nessun impegno – ha concluso – ma se dovessimo scoprire che qualcuno l’impegno l’ha preso la cosa è diversa”. “La Lega – ha poi incalzato il leghista Giancarlo Giorgetti – sapeva del Mes e abbiamo detto la nostra nelle sedi in cui doveva essere fatto. Ci sono sedi informali in cui si preparano i negoziati e in quelle sedi abbiamo detto il nostro no”. Ci si confronterà, probabilmente, ma è chiaro che la battaglia, da quando Salvini e i suoi sono usciti dal governo, è ormai aperta.

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