Dopo sette anni di detenzione per occultamento e soppressione del cadavere di sua nipote Sarah Scazzi – la 15enne uccisa ad Avetrana, in provincia di Taranto, il 26 agosto del 2010 – Michele Misseri è uscito questa mattina dal carcere di Lecce dove era detenuto dal 2017. L’uomo si è sempre dichiarato colpevole del delitto, fino all’ultimo giorno di detenzione. “Non volevo uscire perché non è giusto, sono io il colpevole”, ha ribadito a La Stampa ma, secondo una sentenza confermata dalla Corte di Cassazione, sono state sua figlia Sabrina e sua moglie Cosima Serrano a strangolare la ragazza, per il cui omicidio sono state condannate all’ergastolo. Misseri ha lasciato l’istituto di pena questa mattina su una Jeep bianca guidata dal suo avvocato Luca La Tanza: ad attenderlo una folla di giornalisti ma l’auto non si è fermata e Misseri non ha rilasciato dichiarazioni.