Aversa – Avvocati e professionisti del mondo forense rischiano di andare a processo per una storia che va raccontata partendo da un assunto fondamentale: per tutti vale il principio, sancito dalla Costituzione, della presunzione d’innocenza. Partiamo dalla fine: lo scorso 7 settembre il gup Fabrizio Forte, del Tribunale di Napoli Nord, ha fissato l’udienza preliminare per il prossimo 7 dicembre dopo la richiesta di rinvio a giudizio formulata il 31 agosto dal pubblico ministero Paolo Di Sciuva. Sono in tutto 47 gli imputati accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di un numero indeterminato di delitti di truffa ai danni dell’Agenzia delle Entrate, di falso per induzione e di falsità ideologica in certificati nonché di indebito utilizzo dei dati dei contribuenti. Per la Procura avrebbero tirato su un’organizzazione con una struttura verticistica (composta da cinque avvocati civilisti) con l’obiettivo di riscuotere migliaia di euro dalle spese processuali per ricorsi a cartelle esattoriali presentati all’insaputa dei contribuenti. Come? Falsificando e autenticando le firme, tant’è che gli stessi ignari contribuenti avrebbero poi, in un secondo momento, disconosciuto le sigle. In alcuni casi, gli imputati avrebbero contraffatto anche le firme di persone defunte anni prima. Un presunto giro d’affari avviato dal 2013 e portato avanti, con condotta perdurante, fino al luglio 2021, quello scoperto dalla Procura di Napoli Nord, che per l’attività investigativa si è avvalsa del prezioso lavoro della guardia di finanza di Napoli.
Quando gli avvocati non venivano pagati in tempo, ecco che spuntavano dal nulla pignoramenti su pignoramenti che mettevano in ginocchio l’Agenzia delle Entrate, parte lesa. Tra gli imputati figurano avvocati e soggetti che (come un titolare di un Caf di Afragola) riuscivano a effettuare accertamenti presso gli archivi in possesso a soggetti che sapevano dell’esistenza di cartelle esattoriali intestate a persone all’oscuro di tutto. Figure centrali nel sodalizio ipotizzato dalla Procura di Napoli Nord sarebbero stati gli ‘estrattisti’, che avevano il compito di accedere ai database avvalendosi di deleghe e documenti falsi. Poi la palla passava nelle mani degli avvocati. La truffa ‘base’ consisteva nel riscuotere le spese legali derivanti dalle sentenze dei Giudici di Pace, in particolare di quello di Afragola. Dall’udienza preliminare passerà il destino degli imputati. Non si esclude, infatti, che il 7 dicembre parecchi dei nomi elencati potrebbero già uscire dalle indagini. Per quanto riguarda avvocati ed esercenti la professione forense, risultano coinvolti nell’inchiesta Antonio Alfiero, 58enne di Casoria; Alessandra Angelino, 41 anni, e suo marito Carlo Russo, 40enne, entrambi di Caivano; Giuseppe Annunziata, 47enne di Afragola; Stefano Barra, 41enne di Casoria; Paolo Bianco, 43enne di Pozzuoli; Giuseppe Cerbone, 48enne di Avella; Armando Cimmino, 46enne di Arzano; Luigi D’Anto, 47enne di Afragola; Vincenzo Franzese, 39 anni, di Crispano; Alessandro Fusco, 48enne di Caivano; Gaetano Lallo, 49 anni, di Caivano; Gennaro Lallo, 51enne di Napoli; Carlo Mosca, 35 anni, di Afragola; Francesco Palumbo, 52 anni, di Mugnano; Fabiana Saltelli, 35 anni, del quartiere napoletano di Chiaia; Antonio Spiezia, 48enne di Arzano. Convocati per l’udienza preliminare anche Maria Aiello, 39enne residente a Chiaia, Napoli; Adriana Angelino, 38 anni, di Caivano; Sossio Aniceto, 27enne di Crispano; Giuseppe Arbolino, 28enne di Crispano; Dario Capone, 48enne di Caivano; Luigi Castaldo, 32enne di Afragola; Pasquale Chiacchio, 57 anni, residente a Trentola Ducenta; Francesco D’Ausilio, 58enne di Giugliano; Pasquale De Vita, 57enne di Bagnoli detenuto per altra causa; Giovanni Esposito 48 anni; Vincenzo Franzese, 39enne di Crispano; Cristina Garamone, 43enne di Frattamaggiore; Beniamino Iorio, 77enne di Afragola; Domenico Laezza 30 anni, di Afragola; Raffaele Laezza, 65 anni, di Afragola; Angelo Luongo, 58enne del Rione Traiano; Carmine Martiniello, 50enne di Aversa; suo figlio Francesco Martiniello, 22enne di Aversa; Antonio Maruzzella 29enne di Casoria; Salvatore Mayer, 28enne delle Case Nuove di Napoli; Aniello Mormile, 62enne di Crispano; Antonio Pascucci, 49 anni, di Fuorigrotta; Maurizio Pastore, 65enne di Poggioreale; Stefano Patriciello, 47enne di Frattamaggiore titolare del Caf; Francesco Perrotta, 45 anni, di Afragola; Luisa Savona, 53 anni, residente a Ponti Rossi; Salvatore Savona, 46anni, residente all’Arenaccia; Salvatore Scarallo, 45anni di Capodimonte; Carmine e Patrizio Sorrentino, 49enne e 59enne di Fuorigrotta; Emmanuele Verde, 23 anni, di Villaricca.
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