Roma, 24 giu. (LaPresse/AFP) – Nella proposta italiana in dieci punti, presentata al summit Ue sui migranti a Bruxelles, c’è la richiesta di istituire “centri di protezione” nei diversi Paesi dell’Unione per alleviare il sovraffolamento nelle strutture italiane e altri centri di accoglienza nei Paesi di transito in Africa. L’Italia chiede anche più aiuti per i Paesi africani che combattono la tratta di esseri umani, oltre a invocare “sanzioni finanziarie” per i paesi membri dell’Ue – come Ungheria, Polonia e altri paesi dell’Europa centrale – che non accettano le quote di rifugiati. Il governo italiano lamenta che Roma è stata lasciata sola a salvare decine di migliaia di migranti e a valutare le loro richieste d’asilo. Nel programma, Roma propone una maggiore condivisione degli oneri. “Chiunque sbarchi in Italia, sbarca in Europa… Schengen è a rischio”, si legge nel documento.
Per l’Italia
la priorità dell’Unione europea dovrebbe essere arginare l’arrivo di migranti, non regolare i movimenti dei migranti ‘secondari’ attraverso i confini interni dell’Ue. Con nuove regole, infatti, gli spostamenti nell’Unione diventerebbero marginali. Altro punto della proposta italiana è il superamento del regolamento di Dublino. “L’obbligo di salvare vite non può diventare l’obbligo di gestire le domande d’asilo per conto di tutti”, si legge. Ancora: “I centri di protezione sono necessari in diversi Paesi europei per salvaguardare i diritti di chi arriva e per evitare problemi di ordine pubblico e sovraffollamento”.