ROMA – “Il 23 Dicembre alle 14.58 abbiamo allertato l’Italia e Malta di una barca in pericolo con 25 persone a bordo. Non è stato fatto niente fino a ieri, e ora la barca non si trova più. Così uccidono le frontiere. Così le persone vengono lasciate morire dalle autorità Europee”. Lo scrive su Twitter Alarm Phone a proposito dell’imbarcazione nella zona Sar di Malta che nei giorni scorsi aveva lasciato la zona di Bengasi. “Speriamo che le 25 persone siano ancora vive e raggiungano l’Europa ma temiamo siano perse in mare o annegate – prosegue l’ong via social -. Dopo circa 50 ore al telefono con loro, per ottenere soccorsi invano, non abbiamo parole per esprimere la rabbia di testimoniare come le persone vengono abbandonate in mare”.
Secondo quanto riportato sempre su Twitter dalla ong, ci sarebbe poi un’altra imbarcazione da aiutare stavolta al largo della Calabria: “Siamo in contatto con 108 persone in pericolo: ci dicono che la barca sta affondando. Temiamo il peggio e chiediamo che vengano lanciati immediatamente i soccorsi per evitare un altro naufragio!”.
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