VIENNA (Austria) (LaPresse/AFP) – Migranti, in Austria niente più tirocini per i richiedenti asilo. L’Austria non consentirà più ai richiedenti asilo di effettuare tirocini mentre le loro domande vengono esaminate. Decisione che ha attirato le critiche dell’opposizione. Il governo sta lavorando a nuove regole con cui trovare, per i posti di lavoro vacanti nel Paese, candidati in Paesi terzi. Escludendo però i richiedenti asilo che erano inclusi secondo regole risalenti al 2012. Ha affermato il portavoce Peter Launsky-Tieffenthal all’agenzia di stampa Apa. L’opposizione si è scagliata contro la nuova proposta del governo del cancelliere Sebastian Kurz. Ma anche del partito conservatore Partito popolare austriaco (Oevp). Che governa in coalizione con il movimento di estrema destra Partito delle libertà austriaco (Fpoe).
Migranti, le dichiarazioni del leader del Partito socialdemocratico
Christian Kern, leader del Partito socialdemocratico (Spoe) ha definito la novità “sbagliata nonché crudele”, accusando il governo di Vienna di aumentare i problemi anziché risolverli. Le politiche migratorie di recente sono state duramente criticate dopo alcuni casi particolarmente controversi, come quelli di due omosessuali le cui richieste di asilo sono state bocciate a causa del loro comportamento, valutato dai funzionari in un caso troppo e nell’altro poco effemminato. Amnesty International ha parlato di “problemi strutturali” nella gestione austriaca delle richieste d’asilo.
Il ministro dell’Interno Herbert Kickl, ‘falco’ del Fpoe, ha fatto dell’espulsione dei richiedenti asilo una priorità. Inoltre, il governo sta riducendo i fondi destinati ai rifugiati, tra cui per vari progetti d’integrazione come le lezioni di lingua tedesca o l’avviamento professionale, tutti istituiti da Kurz quando era titolare di Esteri e integrazione.