ATENE – Le tragedie non avvengono solo per mare. E’ ancora negli occhi e nella mente di tante persone l’immagine di quel bambino in maglietta rossa e pantaloncini blu, disteso sulla battigia. Sembrava quasi dormisse, ma il suo cuore aveva cessato di battere. Si chiamava Aylan, aveva 3 anni, e morì annegato mentre, con altri migranti, da Bodrum cercava di raggiungere Kos in Grecia, una delle isole del Dodecaneso. Era il 2015 e di migranti si discuteva esattamente come oggi. Quell’immagine scosse il mondo, ma non abbastanza forse. L’ultima tragedia non riguarda uno sbarco, non riguarda navi in balia delle onde e scafisti senza scrupoli. Sullo sfondo c’è sempre il dramma dell’emigrazione, ma la tragedia si è verificata sulla terra ferma. E, ancora una volta, ha riguardato un bambino.
Migranti, non si muore solo per mare
O meglio, una bambina. Aveva quattro anni, era di origine irachena. Per motivi che sono ancora da ricostruire nel dettaglio, è precipitata all’interno di un condotto fognario nel campo profughi allestito a Tebe, sempre in Grecia. L’allarme era scattato durante la serata di ieri ed erano iniziate le ricerche della piccola della quale si erano perse le tracce. E le ricerche sono andate aventi fino a che la bimba non è stata ritrovata, purtroppo senza vita, all’interno del collettore delle acque nere, in una zona che risulta comunque circoscritta da una recinzione. I soccorsi sono stati allertati immediatamente e, in breve tempo, alcune ambulanze si sono precipitate sul posto. Il corpo della piccola di quattro anni è stato recuperato poco prima della mezzanotte di ieri, ma il suo cuore aveva già cessato di battere. Il personale sanitario non ha potuto far altro che constatare il decesso.
Tensione alta all’interno del campo profughi di Tebe
Poi è iniziato l’inferno. Perché la morte della bimba ha fatto salire esponenzialmente il livello di tensione nel campo profughi. Non volevano consegnare il corpicino alle autorità, inveivano contro le autorità locali. All’improvviso, dal cancello principale del campo, hanno fatto irruzione numerosi agenti in tenuta antisommossa ed hanno placato gli animi. Hanno fatto capire che quella morte dovrà essere spiegata con un’autopsia, per capire se si sia trattato di un incidente. Per cercare di trovare una ragione.