MILANO – Domande d’asilo dei migranti in calo del 61% nel 2018 e arrivo di irregolari ai minimi da 9 anni a febbraio. Sono questi gli ultimi dati relativi all’Italia che portano la firma, rispettivamente, dell’Eurostat e dell’agenzia Frontex.
L’anno scorso, sono stati 580.800 i richiedenti asilo per la prima volta che hanno presentato domanda di protezione internazionale negli Stati membri dell’Unione europea, in calo dell’11% rispetto al 2017 (654.600). Il numero di richiedenti asilo del 2018, secondo l’ultimo rapporto dell’Eurostat, è paragonabile al livello registrato nel 2014, prima dei picchi del 2015 e del 2016. Le maggiori diminuzioni relative riguardano, in particolare, l’Italia con un crollo del 61% delle domande, 77.400 in meno in un anno. Una sorta di primato a livello europeo, dove i segni meno sono comunque diffusi. Si va dal -49% dell’Austria (11.100 in meno) al 19% della Svezia e al -18% della Germania.
E con 161.900 richiedenti per la prima volta registrati nel 2018 la Germania resta la prima a livello Ue con il 28% di domande. Il podio si completa con la Francia (110.500, 19%) e la Grecia (65.000, 11%). L’Italia, in questa classifica, è quinta con 49.200 (8%) alle spalle della Spagna (52.700, 9%) e davanti al Regno Unito (37.300, 6%). Siriani (80.900 richiedenti per la prima volta), afghani (41.000) e iracheni (39 600) continuano a essere le principali nazionalità di persone che hanno chiesto protezione internazionale negli Stati membri dell’Ue l’anno scorso. Insieme rappresentano quasi il 30% di tutti i richiedenti asilo per la prima volta.
Ma anche da Frontex arrivano dati simili che interessano il nostro Paese. Il Mediterraneo centrale continua a registrare un calo della presenza di migranti irregolari, secondo l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera. Ci sono stati 60 arrivi su questa rotta a febbraio, il 70% in meno rispetto a gennaio. Siamo di fronte al dato mensile più basso in nove anni. Il totale per i primi due mesi dell’anno è stato di 260, ovvero il 95% in meno rispetto al corrispondente periodo dell’anno scorso. Continua così il trend decrescente iniziato nell’estate del 2017. E sono bengalesi e tunisini le nazionalità più rappresentate fra coloro che raggiungono l’Italia.
(LaPresse)