Migranti, Di Maio: “Confiscare le imbarcazioni che violano le acque italiane”

Il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico entra nel merito della questione immigrazione

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse in foto Luigi Di Maio

ROMA – Sul tema migranti, il sequestro delle navi che violano le acque italiane non basta: quelle imbarcazioni devono diventare dello Stato italiano. E’ quanto sostiene il leader pentastellato Luigi Di Maio.

Il caso della Sea Watch

“Sul caso della Sea Watch invece già mi sono espresso, ma bisogna andare avanti a mio avviso e individuare una soluzione affinché quelle imbarcazioni che se ne fregano delle nostre leggi non tornino più in mare già alla prima infrazione. Non si deve aspettare oltre“, scrive il vicepremier su Facebook. “Stiamo studiando una proposta in questo senso: non si può andare avanti sequestrando e poi dissequestrando la stessa imbarcazione, e sta per accadere di nuovo con la Sea Watch 3”.

Confiscare le navi che violano le acque italiane

“Se quella nave torna in mare con un nuovo comandante cosa cambia? Dobbiamo fare in modo che le navi che provocano il nostro Paese, compromettendo anche la sicurezza delle nostre forze dell’ordine com’è accaduto in questi giorni, restino in dotazione allo Stato italiano. Se entri nelle nostre acque violando la legge, perdi definitivamente l’imbarcazione, senza attenuanti e multe che incidono ben poco. Se forze armate, capitaneria o corpi di polizia lo vorranno daremo a loro le navi confiscate. Solo in questo modo ridurremo il traffico nel Mediterraneo verso l’Italia. Siamo un Paese rispettoso di tutti, è bene che gli altri inizino a rispettare anche noi”.

(LaPresse)

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