MILANO – “Vedo che c’è una parte dei partiti e delle istituzioni che fanno parte dell’establishment che tifano affinché l’economia vada male e sia necessaria una manovra correttiva lacrime e sangue. Io non voglio che si parli di questi temi perché crediamo nelle misure appena approvate: mandiamo in pensione un milione di persone con quota 100, e aiutiamo 5 milioni di persone con il reddito di cittadinanza”. Così il vicepremier Luigi Di Maio parlando ad Avezzano, in provincia dell’Aquila, sull’ipotesi di una manovra bis.
Gli effetti del Decretone secondo Di Maio: sviluppo e lavoro
Con le nostre misure, ha spiegato “significa che la gente andrà a spendere di più negli esercizi commerciali, di più nelle aziende e farò aumentare l’economia e i posti di lavoro. Noi crediamo in questo e crediamo che in una fase di incertezza economica come quella che sta attraversando l’Europa sia d’obbligo aiutare le persone più in difficoltà: gli imprenditori, gli agricoltori, i disoccupati, le famiglie in difficoltà, i pensionati”.
Migranti, basta ipocrisie
Sui morti in mare vedo “molte lacrime di coccodrillo. Se vogliamo continuare a parlare di effetti continuiamo a parlare della retorica sui morti in mare, che ovviamente è una tragedia e hanno tutto il mio cordoglio”. Ma “io ho smesso di fare l’ipocrita parlando come gli altri solo degli effetti e ho deciso di cominciare a parlare delle cause”.
Le radici del problema vanno ricercate nella colonizzazione indiscriminata
“Se oggi noi abbiamo della gente che parte dall’Africa è perché alcuni paesi europei con in testa la Francia non hanno mai smesso di colonizzare l’Africa – sostiene il ministro de Lavoro – Ci sono decine di stati africani in cui la Francia stampa una propria moneta, il franco delle colonie, e con quella si finanzia il debito pubblico francese. Se la Francia non avesse le colonie africane, che sta impoverendo, sarebbe la 15esima forza economica mondiale invece è tra le prime proprio grazie a quello che sta combinando in Africa”.
L’Ue deve contribuire attivamente allo sviluppo dell’Africa
Secondo Di Maio “l’Ue dovrebbe sanzionare tutti quei paesi come la Francia che stanno impoverendo gli stati africani e stanno facendo partire quelle persone. Il luogo degli africani è in Africa e non in fondo al mare. Se vogliamo fermare le partenze iniziamo ad affrontare questo tema e anche all’Onu. Macron prima ci fa la morale e poi finanzia debito pubblico colonizzando l’Africa”.
Sanzioni per chi non decolonizza l’Africa, l’iniziativa del M5S
“Nelle prossime settimane ci sarà un’iniziativa parlamentare del Movimento 5 stelle che impegnerà sia il governo, sia le istituzioni europee e le istituzioni diplomatiche sovranazionali a iniziare a sanzionare quei paesi che non decolizzano l’Africa. Perché quello che sta accadendo nel Mediterraneo è frutto delle azioni di alcuni paesi che poi ci fanno pure la morale, come la Francia”.
(LaPresse)