MILANO – Emergenza per la nave Mare Ionio di una ong, battente bandiera italiana? “Le vite umane sono la nostra priorità, ma questa ong da quel che sembra non ha rispettato le regole. La novità è che batte bandiera italiana. In queste ore sono in contatto coi ministri” competenti “per capire come è il rispetto delle regole a questa ong. Non sarà un nuovo caso Diciotti, perché abbiamo il potere come Stato italiano di agire su questa nave battente bandiera italiana”. Lo dice il vicepremier e ministro del Lavoro Luigi Di Maio, a Radio anch’io, su Rai Radio 1.
Se i migranti stanno male saranno fatti sbarcare? “Sì, per carità. Ma bisogna far rispettare le regole, una ong italiana non deve permettersi di disobbedire alla guardia costiera libica. Rispetto delle regole, slalvataggio delle vite umane, e che non sia un nuovo caso Diciotti”, sono le parole d’ordine per Di Maio su questa vicenda della nave di migranti Mare Jonio.
Il sindaco di Lampedusa: “Quale norma dice che la nave italiana non può entrare?”
“Fino ad oggi non è arrivato nessun dispositivo che il porto di Lampedusa deve essere chiuso. Non capisco quale norma italiana dice che una nave italiana non può entrare in porto. Se una nave fa parte del compartimento italiano per quale motivo non entra? Non è un Paese normale”. Lo dice il sindaco di Lampedusa Totò Martello a Rainews 24, su Mare Jonio, nave di migranti di una ong italiana, ancorata davanti a Lampedusa, con a bordo una ispezione della gdf.
Alla domanda se sarà autorizzato lo sbarco dei 50 migranti a bordo di Mare Jonio il sindaco di Lampedusa Martello risponde al telefono con Rainews 24: “Noi” come Comune “non abbiamo la facoltà di dare l’ autorizzazione allo sbarco, deve essere autorizzato dalla capitaneria di porto”.
(LaPresse)