Bruxelles (Belgio), 28 giu. (LaPresse) – La minaccia dell’Italia di porre il veto sulle conclusioni del Consiglio Ue ‘non è un bluff’. E’ quanto trapela da fonti italiane mentre sono in corso i lavori del Consiglio Europeo. L’Italia vuole un segnale chiaro, spiegano le fonti, il nostro è un governo giovane che è venuto qui con delle proposte e non può tornare a casa senza risposte reali, vuole che i partner dimostrino con i fatti cose che per anni hanno detto a parole su una situazione che per il Paese è emergenziale. I punti che il governo ribadisce ai leader sono quelli già esposti nei giorni scorsi: la modifica del regolamento di Dublino, il principio che quando si arriva in Italia si arriva in Europa, i centri di protezione in Africa e la solidarietà nell’accoglienza sul modello applicato per la Lifeline, anche se l’idea di fondo è che le navi debbano attraccare anche in altri porti.
le richieste
L’Italia chiede anche che il finanziamento della seconda tranche per la Turchia vada di pari passo con lo sblocco dei fondi per l’Africa. Oggi l’obiettivo è l’accordo a 28 o salta tutto, sottolineano le stesse fonti, E seppure appare lontana la possibilità che salti Schengen l’Italia chiede con determinazione un’Assunzione di responsabilità dell’Ue. La soluzione insomma non può essere ‘teneteveli voi vi diamo i soldi’. Di migranti si parlerà stasera nella cena di lavoro del vertice: qui l’Italia ribadirà la volontà di inserire alcune frasi ‘fondamentali’ nel documento conclusivo dei lavori.