Migranti: Geo Barents e Humanity1 al porto di Catania, naufraghi si gettano dalla nave

I migranti tengono striscioni chiedendo aiuto, da un ponte della nave Geo Barents battente bandiera norvegese gestita da Medici senza frontiere, nel porto di Catania, Sicilia, Italia meridionale, lunedì 7 ottobre 2022. Il Geo Barents è stato autorizzato Domenica allo sbarco 357 migranti che le autorità italiane hanno definito "persone vulnerabili" e minori, mentre altre 215 persone dichiarate non vulnerabili sono state bloccate a bordo. (Foto AP/Salvatore Cavalli)

Tre naufraghi che si trovavano a bordo della nave Geo Barents della Ong Medici Senza Frontiere, in preda al panico, si sono gettati nelle acque antistanti al porto di Catania. Uno gesto di disperazione giunto da parte di tre tra i 215 per i quali le autorità italiane non hanno concesso lo sbarco, perché non ritenuti soggetti fragili come è invece è stato per gli altri che erano a bordo.

Nel frattempo dalla Ong hanno fatto sapere che non vi è nessuna intenzione di abbandonare il porto. “Tutti loro sono sopravvissuti, sono reduci da un’operazione di soccorso. Molti di loro non capiscono perché gli altri naufraghi sono stati fatti sbarcare ma loro no. Tutti hanno bisogno di un porto per lo sbarco”, ha spiegato Caroline Willemen, del team di Medici Senza Frontiere. Intanto al porto di Catania è ferma con 35 naufraghi a bordo, anch’essi non ritenuti soggetti fragili e quindi non autorizzati allo sbarco, anche la nave Humanity1.

“Noi non vogliamo lasciare questo porto, non ci muoveremo da qui finché ogni singola persona non sarà scesa da questa nave – ha detto Till Rummenhohl, capo missione della Humanity1 – ogni persona ha gli stessi diritti e deve avere la stessa protezione, in base alla convenzione di Ginevra”. I legali della Ong Sos Humanity hanno annunciato tre diverse azioni per far valere i diritti dei migranti. “Faremo un esposto, lo depositeremo al Tar del Lazio, faremo anche un’informativa per chiedere una protezione internazionale e un ricorso d’urgenza anche al Tribunale di Catania per evidenziare il diritto che queste persone hanno verso lo sbarco dalla nave”, spiega Riccardo Campochiaro, legale della Humanity 1.

Federico Portoghese il commissario del Comune e della Città metropolitana di Catania, nel frattempo, ha fatto sapere a LaPresse che “nel caso in cui il numero dei naufraghi dovesse crescere l’amministrazione comunale è disponibile anche ad incrementare i dormitori – ha annunciato – insieme al prefetto abbiamo ritenuto opportuno mettere a disposizione la struttura dell’ex hub, dove aveva sede il centro vaccinale”.

Dei tre naufraghi che si sono gettati dalla Geo Barents solo uno è risalito a bordo. Gli altri due invece intendono chiedere asilo. “I due migranti che si sono gettati dalla nave non vogliono risalire – ha detto Juan Matias Gil, capitano della Geo Barents – hanno espresso la volontà di chiedere asilo, hanno scritto anche una lettera che sarà presentata alle autorità competenti”.(LaPresse)

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