BRUXELLES – “Sono seriamente preoccupata per l’impatto che alcune disposizioni del cosiddetto ‘Decreto sicurezza bis’ potrebbero avere sulla vita delle persone che hanno bisogno di essere salvate in mare”. Lo ha dichiarato a Strasburgo la Commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatovic. A margine della pubblicazione delle sue raccomandazioni sulle responsabilità degli stati membri del Consiglio d’Europa nel salvataggio dei migranti in mare.
Come gestire la crisi nel Mediterraneo
“Insieme a una riduzione della capacità di ricerca e di salvataggio gestita da unità statali nel Mediterraneo, le sanzioni amministrative previste dal decreto per le navi private che potrebbero essere impegnate in operazioni di salvataggio rischiano di scoraggiare le Ong e le navi commerciali dall’impegnarsi in operazioni di salvataggio. Rendendo così il Mediterraneo ancora più pericoloso per rifugiati e migranti”, lo ha aggiunto la Commissaria per i diritti umani Dunja Mijatovic.
Preoccupa il dl sicurezza bis
La Commissaria ha concluso poi il suo intervento con un messaggio al governo italiano: “L’Italia, così come tutti gli altri stati membri del Consiglio d’Europa, dovrebbero facilitare il lavoro delle navi private, incluse le Ong. E cooperare con loro per salvare vite in mare. Questo include consentire loro l’ingresso nelle acque territoriali e l’accesso ai porti. I capitani o gli armatori non dovrebbero mai essere penalizzati per aver adempiuto all’obbligo di assistere le persone in difficoltà in mare. Indipendentemente dalle circostanze, dalla nazionalità o dallo status di migrazione, delle persone interessate”.
(LaPresse)