MILANO – “Pensavo sarebbero sorti altri problemi, ma certo non la morte di un altro migrante per un rogo. E’ una notizia tragica”. Sono le parole del sindaco di San Ferdinando (Reggio Calabria), Andrea Tripodi, a LaPresse, dopo che un incendio è divampato questa mattina verso le 5.30 nella nuova tendopoli in cui una persona ha perso la vita. Nella struttura, gestita dalla Caritas, ma che fa capo alla amministrazione comunale, sono ospitate circa 750 persone.
Lo sgombero e la successiva demolizione delle vecchie baracche erano cominciati il 6 marzo e si sono conclusi il giorno dopo senza problemi di ordine pubblico. Nelle scorse settimane il Viminale ha stanziato 350mila euro per il Comune di San Ferdinando per la gestione della fase post-sgombero e per garantire “idonee condizioni di vivibilità sul territorio”.
DOMANDA. Sindaco, non c’è pace a San Ferdinando. Subito problemi anche nella tendopoli vicina alla vecchia baraccopoli, smantellata nelle scorse settimane. In un anno tre migranti erano già morti a causa di incendi divampati nelle vecchie strutture. Un bilancio che sembra non fermarsi..
RISPOSTA. Questo incendio proprio non me l’aspettavo. Speravo di non dovere più dare notizia di decessi e speravo che non accadessero altre tragedie come questa. E’ una notizia tragica.
D. Cosa si sa della dinamica del rogo?
R. Sono in corso le indagini degli investigatori, vigili del fuoco e scientifica per accertare come sono andate le cose. Sono al vaglio tutte le ipotesi. Non dovrebbero esserci feriti. Ma è difficile essere certi di chi ci fosse nella tendopooli, lì le persone vanno e vengono.
D. Ora lei come sindaco cosa chiede alle istituzioni nazionali?
R. In queste ore è previsto un comitato all’interno del Comune con il prefetto e questore per esaminare la questione. E vedremo il da farsi.
Laura Carcano e Martina Coppola (LaPresse)
