Migranti, la nave tedesca si dirige verso Lampedusa. Salvini: “Non in Italia”

Trattandosi della ong Sea Eye, la vicenda assume i toni di una questione diplomatica tra Roma e Germania

Foto Roberto Monaldo / LaPresse in foto Matteo Salvini

MILANO – Si prefigura un nuovo braccio di ferro tra il governo italiano e la nave di un’organizzazione non governativa attiva nei soccorsi in mare ai migranti. Dopo aver chiesto senza successo di accedere a un porto a Malta e all’Italia, la Alan Kurdi ha puntato verso Lampedusa. Trattandosi di una imbarcazione tedesca, della ong Sea Eye, la vicenda è una questione di rapporti fra Roma e la Germania, quindi di diplomazia.

Rotta verso Lampedusa, Salvini non arretra

La posizione del ministro dell’Interno Matteo Salvini è un chiaro avvertimento, anzi una “diffida” a non avvicinarsi alle coste del Belpaese. “Altre vite messe a rischio da una Ong straniera, partita da acque libiche in direzione Italia: il nostro governo ha scritto al governo tedesco perché si faccia carico del problema e dal Viminale abbiamo diffidato la nave dall’entrare nelle acque italiane”.

Si richiede l’intervento della Germania

A scanso di equivoci il vicepremier e numero uno del Viminale dal G7 di Parigi precisa che ha chiesto al collega tedesco di intervenire su una nave “che si dice tedesca e di risolvere il problema”. Gli ha fatto eco il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, per cui ora solo la Germania può farsi carico di una imbarcazione che “chiede lo sbarco a Lampedusa dopo l’intervento in acque Sar Libia senza alcun coordinamento dell’Italia”.

64 migranti a bordo della nave

A bordo della Alan Kurdi ci sono 64 persone, fra cui 2 bambini. L’allerta era scattata mercoledì su segnalazione di Alarm Phone, il servizio telefonico che fornisce ai migranti un numero da chiamare in caso di difficoltà. Una telefonata da un’imbarcazione al largo di Zuwarah a bordo della quale i migranti segnalavano anche la presenza di un neonato.

L’intervento della Farnesina, si attivano le relazioni diplomatiche

Diplomazia in campo dunque. Con una nota indirizzata all’Ambasciata tedesca in Italia anche la Farnesina è intervenuta per comunicare ufficialmente la linea di Roma. Cioè che le procedure seguite dalla Alan Kurdi “risultano quanto meno dubbie dal punto di vista delle norme europee ed italiane in materia di sicurezza, controllo delle frontiere e contrasto all’immigrazione illegale”. Quindi l’avvicinamento all’Italia si configura come “una minaccia al buon ordine ed alla sicurezza dello Stato”.

Il ministero degli Esteri ricorda la responsabilità delle autorità della Germania, quale Stato di bandiera, “affinché assicuri il rispetto delle normative da parte della nave nell’esercizio dei propri poteri sovrani sulla nave e sulle persone a bordo”.

Condizioni meteo in peggioramento

Intanto le condizioni meteo in peggioramento segnalano vento forte e onde alte due metri previste in queste ore. E quando la nave di migranti era ancora a 30 miglia da Lampedusa, in acque internazionali, il sindaco dell’isola siciliana Salvatore Martello, interpellato da LaPresse, non si è sbilanciato troppo: “Stiamo a vedere cosa succede”. Ma il primo cittadino lampedusano non è l’unico ad avere gli occhi puntati sull’imbarcazione della Sea Eye.

(LaPresse)

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