NEW YORK (New York, Usa) (LaPresse/AFP) – Migranti, l’Ungheria contro il Patto globale Onu: “E’ contro l’interesse nazionale”. L’Ungheria è contraria al Patto globale sulle migrazioni delle Nazioni unite. Che sarà formalmente approvato a dicembre in Marocco. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto, all’Assemblea generale Onu. “Questo patto va contro il nostro interesse nazionale”, ha affermato. “Suggerisce infatti che le migrazioni siano benefiche” oltre che suggerire “che una società multiculturale sia migliore di una società omogenea”. Inoltre, ha dichiarato, “spetta ai Paesi decidere” ed “esortiamo la comunità internazionale a non incoraggiare le ondate migratorie ma a metter loro fine”.
Migranti, i Paesi hanno approvato un Patto mondiale non vincolante
I Paesi delle’Onu, fatta eccezione per gli Stati Uniti, hanno approvato a luglio la creazione di un Patto mondiale non vincolante sulle migrazioni. Pochi giorni dopo, Budapest aveva annunciato il ritiro dall’accordo. Il premier ungherese sovranista Viktor Orban è stato rieletto ad aprile. E dal 2015 porta avanti una politica ostile all’accoglienza dei migranti extra-europei. Scontrandosi anche con vari alleati europei. A luglio, elogiando l’approvazione del Patto, il segretario generale delle Nazioni unite Antonio Guterres aveva sottolineato che “i migranti sono un motore straordinario di crescita”.
Il Patto deve essere approvato in un vertice previsto il 10 e 11 dicembre a Marrakech
Considerato il primo documento internazionale sulla gestione delle migrazioni, il Patto deve essere formalmente approvato in un vertice previsto il 10 e 11 dicembre a Marrakech. In territoro del Marocco. Prevede una serie di principi, come difesa dei diritti umani e dei bambini. Ma anche il riconoscimento della sovranità nazionale. E comprende un elenco di misure per aiutare i Paese ad affrontare le migrazioni. Per migliorare l’informazione, per integrare i profughi, per scambio di competenza. Nel mondo il numero di migranti è stimato a 258 milioni, pari al 3,4 infatti della popolazione mondiale.