Tumbes (Venezuela), 26 ago. (LaPresse/AFP) – Il Perù ha annunciato che allenterà le restrizioni introdotte solo due giorni fa nei confronti dei migranti in arrivo dal Venezuela, permettendo l’ingresso di donne incinte, anziani oltre i 70 anni e minorenni che raggiungono le loro famiglie. La decisione arriva dopo la stretta di Lima sugli ingressi al confine con il Venezuela. Lo stop ai cittadini venezuelani sprovvisti di passaporto è stato introdotto alla mezzanotte di venerdì per arginare il flusso di disperati in fuga dalla crisi economica che ha colpito Caracas. In precedenza, per passare la frontiera era sufficiente la carta d’identità.
l’annuncio
Il Perù aveva già parzialmente fatto marcia indietro sulla decisione di rendere più difficile l’accesso ai venezuelani, comunicando che avrebbe comunque permesso l’ingresso a chi intende fare richiesta di asilo. Il Perù ha una delle economie in più rapido sviluppo della regione, con una crescita del 4,7% prevista per il prossimo anno. Il sentimento anti-immigrati è in aumento e l’imposizione di requisiti più severi per i venezuelani gode del sostegno popolare. Si stima che 400mila venezuelani siano già in Perù. Secondo l’Onu, arrivano ogni giorno circa 4mila persone in Ecuador, Perù, Colombia e Brasile, dove i migranti sono stati respinti violentemente dai residenti locali che temono un incremento della criminalità. Il Venezuela è nel quarto anno consecutivo di recessione, con cali a due cifre nel suo prodotto interno lordo. Secondo il Fondo monetario internazionale, il tasso d’inflazione dovrebbe raggiungere quest’anno il livello sbalorditivo di un milione per cento.