“Non ce l’abbiamo con le persone a bordo e che versano in condizioni di fragilità. Tutti gli interventi di immediata assistenza verranno posti in essere. Attraverso i canali diplomatici abbiamo proposto ai Comandanti delle singole navi di procedere loro all’identificazione delle persone a bordo con una descrizione delle vulnerabilità che in qualche modo dobbiamo trattare a prescindere da quelle che crediamo essere le regole di gestione del fenomeno. Gestirlo con delle navi che battono bandiera di Stati diversi dal nostro, che hanno raccolto queste persone con modalità che secondo noi non sono ortodosse senza rapportarsi con le autorità di soccorso. E che hanno raccolto queste persone in acque internazionali praticando la competenza e la giurisdizione dei Paesi di bandiera. Terremo fermo questo punto cercando di non venire meno agli obblighi umanitari, sui quali non faremo mai marcia indietro”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, è tornato a parlare del tema sbarchi e migranti nella conferenza stampa al termine del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuta in Prefettura a Milano. “Gli organismi di competenza accerteranno chi versa in condizioni di vulnerabilità e di questi ci faremo carico a prescindere dalle regole internazionali che noi riteniamo essere chiare. Dopo di che la nave dovrebbe lasciare con tutto il resto del carico le acque nazionali”.
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Migranti, Piantedosi: “Mai marcia indietro su obblighi umanitari”
"Non ce l'abbiamo con le persone a bordo e che versano in condizioni di fragilità"