MILANO (LaPresse) – Un furgone della gendarmeria francese è stato avvistato dalla polizia italiana a Claviere, in Alta Valle di Susa. Mentre faceva scendere due migranti in un bosco al confine con la Francia. La reazione del ministro dell’Interno Matteo Salvini non si è fatta attendere. “Se qualcuno pensa di usarci come il campo profughi d’Europa, violando leggi, confini e accordi, si sbaglia di grosso”.
La Farnesina attende chiarimenti dalla Francia
La Farnesina si è immediatamente attivata con l’Ambasciatore di Francia in Italia per chiedere chiarimenti al riguardo. Secondo una fonte confidenziale della polizia italiana, potrebbe essersi trattato di “un errore dato dal cambio turno” della gendarmeria. Che, come conferma a LaPresse lo stesso sindaco di Claviere Franco Capra, “non è nuova a episodi simili. Sempre però avvenuti in territorio francese”.
Questa volta, a registrare gli spostamenti, c’era la Digos, presente al confine per sgomberare il presidio no border. Gli agenti hanno assistito alla scena, consegnando il video alla procura di Torino. Il mezzo, a quanto si apprende da fonti del Viminale, è poi tornato oltreconfine: è stata annotata la targa e sono in corso le indagini.
Le dichiarazioni del vicepremier Salvini
Lo sconfinamento della gendarmeria rischia di alzare di nuovo il livello di tensione tra Italia e Francia sulla questione migranti. “Sono in attesa di sviluppi: non voglio credere che la Francia di Macron utilizzi la propria polizia per scaricare di nascosto gli immigrati in Italia – afferma Salvini -. Siamo pronti a difendere l’onore e la dignità del nostro Paese in ogni sede e a tutti i livelli. Pretendiamo chiarezza, soprattutto da chi ci fa la predica ogni giorno, e non guarderemo in faccia a nessuno!”.
Oltre all’irregolarità dello sconfinamento, sarebbero stati violati gli accordi internazionali per la riammissione ed espulsione dei migranti, senza che alcun avviso fosse recapitato da parte dell’autorità straniera. Il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi assicura che “al fine di chiarire i termini precisi dell’accaduto, è in corso da parte del nostro Ambasciatore a Parigi con le competenti autorità francesi”. A marzo la procura di Torino aveva già aperto un fascicolo per lo sconfinamento di agenti francesi a Bardonecchia.
Gli episodi di Claviere
Intanto a Claviere, 210 abitanti a 1760 metri di quota sul versante italiano del Monginevro, continua il braccio di ferro tra i no border e la polizia. L’inverno è alle porte e la zona è costantemente monitorata. Lunedì mattina è stato sgomberato il tendone allestito nella notte davanti alla chiesa del comune montano per dare un appoggio ai migranti in viaggio verso la Francia.
Dopo lo sgombero del rifugio autogestito ‘Chez Jesuz’ della scorsa settimana, gli attivisti si erano organizzati con un nuovo presidio nel piazzale vicino alla parrocchia “per offrire bevande calde e cibo per chi si ritrovava bloccato alla frontiera. I respinti sono numerosi ogni notte – spiegano i no border – e il freddo della montagna è forte”. La Digos ha identificato una decina tra italiani e francesi e il sindaco di Claviere ha firmato un’ordinanza contro l’occupazione di suolo pubblico per evitare nuovi presidi.
di Ester Castano