ROMA – “I 35 euro al giorno per i migranti diventeranno molti di meno – ha detto Matteo Salvini in una diretta Facebook -. Abbiamo messo a punto un documento d’intesa con Anac e il presidente Cantone”. Poco più tardi il Ministero ha lasciato filtrare i dati relativi all’annunciato taglio. La spesa pro capite giornaliera per l’accoglienza dei migranti potrà oscillare da 19,33 a 26 euro.
Le misure di razionalizzazione della spesa pubblica
La cifra varierà a seconda del numero di migranti ospitati nei centri. Il documento sarà presentato il 7 novembre. Il tavolo ad hoc presieduto dal ministro vedrà tra gli interlocutori Regioni, Province, Comuni ed anche esperti del settore.
La versione della legge di bilancio per il 2019 è stata bollinata dalla Ragioneria generale e approvata dal Quirinale all’articolo 57. Il testo contiene “misure di razionalizzazione della spesa pubblica” e parla di un processo “di revisione e razionalizzazione della spesa per la gestione dei centri per l’immigrazione conseguenti alla contrazione del fenomeno migratorio”. Presenti inoltre interventi per “la riduzione del costo giornaliero per l’accoglienza dei migranti, dai quali, previa estinzione dei debiti pregressi, devono derivare risparmi connessi all’attivazione, locazione e gestione dei centri di trattenimento e di accoglienza per stranieri irregolari. Il tutto per un ammontare almeno pari a euro 400 milioni nel 2019. Previsti infine euro 550 milioni nel 2020 ed euro 650 milioni a decorrere dall’anno 2021″.
Sei bandi-tipo uniformi in tutta Italia
Il documento sull’accoglienza dei migranti messo a punto dal Viminale individua poi sei bandi-tipo che saranno uniformi su tutto il territorio nazionale. Questi dovranno essere successivamente differenziati in base alla grandezza dei centri di accoglienza. L’Autorità nazionale anticorruzione non si occupa degli aspetti economici, pur avendo talvolta collaborato con i tecnici del Viminale proprio sugli aspetti relativi alla stesura dei bandi e dei capitolati per l’affidamento dei servizi.
Fondo incrementato di 3 milioni nel 2019
Un’altra previsione di spesa inerente al fenomeno migratorio si trova all’articolo 25, il quale prevede che “il Fondo nazionale per le politiche migratorie di cui all’articolo 45 del decreto legislativo 25 luglio 1998, numero 286, è incrementato di 3 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2019″.