ROMA – Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ruba la scena al capo del Governo Giuseppe Conte sulla vicenda della nave di migranti Aquarius. “Noi abbiamo chiesto il premier Conte, invece verrà il ministro Salvini a riferire domani alle 11 in Senato. Apprezziamo comunque la disponibilità”, ha dichiarato il capogruppo Pd Andrea Marcucci in merito all’informativa sulla gestione della questione migranti. “Questo ci dice molto su chi indirizza la politica di Governo”, aggiunge il capogruppo Pd.
Saltamartini (Lega): festa finita per i trafficanti di esseri umani
“La festa per i trafficanti di esseri umani e il business dell’accoglienza è finita. Se non fosse stato per il ministro Salvini, sarebbe andato in scena il solito copione: l’Italia travolta per l’ennesima volta da un’ondata migratoria e il resto d’Europa girato ipocritamente dall’altra parte”, dichiara la deputata della Lega Barbara Saltamartini.
Palazzotto (LeU): l’odissea continua per i 629 migranti
“Le 629 persone a bordo di nave Aquarius sono ostaggio della stupidità del Governo Italiano. La prova di forza voluta da Salvini non risolve nessuno dei problemi con l’Europa ma li scarica sulla pelle di persone già provate da un viaggio stremante. Per loro l’odissea non è finita. Li attendono ancora quattro giorni di navigazione. Quattro giorni in cui tra l’altro ci sarà una nave in meno a salvare vite umane nel Mediterraneo. Proprio una bella vittoria”. Lo afferma il deputato di LeU Erasmo Palazzotto.
Mascia (Verdi) denuncia Salvini in Procura
E il Verde Gianfranco Mascia annuncia di aver presentato un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica di Roma nei confronti del Ministro degli Interni sulla vicenda della chiusura dei porti e della conferenza stampa nella sede della Lega. Nel primo caso sarebbe stata violata la “Convenzione Internazionale sulla ricerca e il salvataggio marittimo” ratificata dal nostro Paese con la legge 147 del 1989, nel secondo l’articolo 290 del Codice penale “Vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle Forze Armate”.
Chiamparino: non funzionerà una seconda volta
Secondo il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, “non si può pensare di gestire così un fenomeno di dimensioni epocali, semplicemente credendo di vincere un braccio di ferro per spostare il problema da Pozzallo a Valencia. Anche perché questo può funzionare la prima volta, ma non la seconda”.