CAGLIARI – Primi sbarchi del 2020. Nelle prime ore di oggi un gruppo di 54 persone di etnia curdo-iraniana è approdato a Santa Maria di Leuca, in provincia di Lecce. Inoltre trentotto miganti partiti dall’Africa del Nord sono arrivati sulle coste del Sud Sardegna. I militari dell’Arma sono riusciti a rintracciarli ispezionando il territorio con pattuglie e uomini. I migranti sono arrivati in gruppi diversi sull’isola: il primo è stato avvistato nella zona di Piscinnì, che si trova nel comune di Domusdemaria, nel Sulcis. La pattuglia dell’aliquota radiomobile del comando compagnia Carabinieri di Carbonia e i carabinieri delle stazioni di Cortoghiana e Teulada, dopo aver ricevuto notizia tramite una segnalazione giunta telefonicamente alla Questura di Cagliari, si è sono messi sulle tracce dei migranti.
Le ricerche
Le ricerche si sono protratte per oltre due ore e hanno consentito di rintracciare lungo la strada provinciale 71, sette persone nella località Porto Budello, in comune di Teulada ed altri cinque nei pressi di una pizzeria a diversi chilometri di distanza. Al momento non è stata ancora trovata la barca che li ha trasportati né individuato il punto esatto dello sbarco. I migranti sono tutti uomini adulti di nazionalità algerina, in apparenti buone condizioni dl salute e sprovvisti di documenti. I migranti approdati nel Leccese sono partiti dalla Grecia, hanno viaggiato per due giorni in condizioni di mare avverse. Sono stati intercettati dalla Guardia costiera e soccorsi. Al momento dell’approdo erano stremati e in condizioni di ipotermia. Sono in corso le indagini per rintracciare gli scafisti.
Salvini si difende sulla Gregoretti
Mentre il Paese è alle prese con la gestione del traffico dei migranti, l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini si difende sulla questione della Gregoretti. Il leader della Lega ha allegato nei documenti depositati presso la giunta per le autorizzazioni del Senato sette mail inviate tra il 25 e il 31 luglio 2019 dagli uffici di gabinetto del ministero degli Esteri e di palazzo Chigi per gestire la vicenda della nave. Nel documento Salvini chiede di negare il via libera al tribunale dei ministri di Catania per sollecitare il rinvio a giudizio con l’accusa di sequestro di persona. La nave della Guardia costiera era arrivata in acque italiane con 131 migranti a bordo ed era stata bloccata nel porto di Augusta per ordine di Salvini. Nei messaggi emergerebbe come il blocco della nave non fosse espressione della volontà autonoma dell’ex ministro, ma dell’intero esecutivo.