Ginevra (Svizzera), 21 nov. (LaPresse/AFP) – Il governo della Svizzera ha rinviato la sua decisione sul patto Onu sulle migrazioni. Questa considerata l’opposizione delle commissioni parlamentari, circa un mese dopo avere invece deciso di approvarlo. “La Svizzera di conseguenza non sarà presente alla conferenza di Marrakech il 10 e l’11 dicembre prossimi. Qui il patto dovrebbe essere adottato formalmente”, ha annunciato il ministero degli Esteri elvetico. A luglio, dopo circa 18 mesi di negoziati, i Paesi dell’Onu hanno approvato il documento (a eccezione degli Usa si erano ritirati a fine 2017 dall’elaborazione del documento, affermando che includeva disposizioni contrarie alla politica sull’immigrazione di Donald Trump). Qualche giorno dopo l’Ungheria aveva annunciato il suo ritiro dall’accordo. A seguire si sono sfilati anche diversi altri Paesi, come Ungheria, Austria e Repubblica Ceca. Ieri si sono sfilati anche Israele e Polonia.
dunque
In Svizzera il 10 ottobre scorso il governo aveva deciso di “approvare il patto, con una dichiarazione che esprimesse certe riserve”, constatando che il Paese “applica già le sue raccomandazioni” in politica migratoria. Conformemente alla legge, l’esecutivo aveva deciso di sottoporre il dossier al Parlamento per consultazioni. Da allora diverse commissioni parlamentari hanno espresso la loro opposizione al patto. Inoltre hanno chiesto che fosse il Parlamento a decidere se adottarlo o meno, cosa alla quale il governo si oppone. Nella comunicazione, il governo si dice “convinto” che il patto “corrisponde agli interessi della Svizzera” ma vuole “lasciare che si concluda il dibattito parlamentare sulla questione prima di pronunciarsi definitivamente sul tema”.