Milano, 10 lug. (LaPresse) – L’Unhcr, l’Agenzia delle Nazioni unite per i rifugiati esprime “preoccupazione per la mancata individuazione di un porto di sbarco per i 67 rifugiati e migranti, tra cui donne e bambini, che sono stati soccorsi in mare l’8 luglio dalla nave Vos Thalassa e in seguito trasferiti a bordo della motovedetta Diciotti della Guardia Costiera Italiana. Il soccorso in mare è un principio troppo importante per essere messo a repentaglio, la priorità deve essere quella di salvare vite e garantire assistenza immediata alle persone che affrontano questi pericolosi viaggi”. È quanto si legge in una nota dell’agenzia. “L’Unhcr rinnova il suo appello agli Stati affinchè stabiliscano un meccanismo regionale di sbarco sicuro e prevedibile e, in seguito allo sbarco, di un’adeguata condivisione della responsabilità”, aggiunge la nota.
Migranti, Unhcr: individuare porto di sbarco, priorità è salvare vite
L'Unhcr, l'Agenzia delle Nazioni unite per i rifugiati esprime "preoccupazione per la mancata individuazione di un porto di sbarco per i 67 rifugiati e migranti, tra cui donne e bambini, che sono stati soccorsi in mare l’8 luglio dalla nave Vos Thalassa e in seguito trasferiti a bordo della motovedetta Diciotti della Guardia Costiera Italiana.