In Italia, ad Agrigento, l’effetto di un sistema che va rivisto, ad Helsinki la riunione die ministri dell’Interno per studiare la causa. Mentre Carola Rackete veniva interrogata in procura, in Sicilia, Mateo Salvini e i suoi colleghi di Germania, Horst Seehofer, Francia, Christophe Castaner, e Malta, Michael Farrugia, hanno affrontato la questione migranti. Ma le loro posizioni, a termine della riunione, non si sono avvicinate.
Italia e Malta da un lato, con la richiesta di una redistribuzione obbligatoria dei profughi salvati in mare, e i cugini d’oltralpe e i teutonici dall’altro che non voglio norme stringenti sulla ripartizione dei migranti, ma far valere l’approdo al porto più sicuro.
Sul tavolo è stato affrontato il caso delle Ong, citando proprio quello è successo con la Sea Wacht 3. La ‘capitana’ della nave, uscendo dal palazzo di giustizia, ha detto di essere felice per aver potuto spiegare a tutti i dettagli del salvataggio del 12 giugno: “Spero che la Commissione europea – ha aggiunto Rackete – dopo l’elezione del nuovo Parlamento faccia il meglio possibile per evitare queste situazioni e che tutti i Paesi accettino le persone salvate dalle flotte di navi civili”. Ha preso la parola anche il suo legale, l’avvocato Alessandro Gamberini: “E’ libera, l’arresto non è stato convalidato e se vuole ornare in Germania può farlo. Non è più la capitana della Sea Watch, la nave ha cambiato equipaggio”.