Milan, Gattuso rilancia: “Siamo vivi, nessun problema con Leo”

Due diffidati contro l'Udinese: Bakayoko e Castillejo

Foto LaPresse - Spada in foto: Gennaro Ivan Gattuso

MILANO – Una conferenza assolutamente in linea con il clima costruttivo e compatto della domenica post Genova. Tanto era sembrato corrucciato e provato alla vigilia di Sampdoria-Milan, così Rino Gattuso è apparso sereno e sgombro mentalmente alla vigilia di Milan-Udinese, così si rilancia. Cambia l’orizzonte, cambia il panorama ma, è quel che si chiedono speranzosi i tifosi rossoneri, cambierà anche il risultato? In attesa della partita vera e propria, hanno destato grande attenzione fra i giornalisti i riferimenti a quel “qualcosa di nuovo” cui l’allenatore del Milan sta pensando a livello di sistema di gioco di base più che di formazione per la prossima partita. Rossoneri in campo per la prima volta di martedì in questa stagione. Con calcio d’inizio a San Siro alle 19 e questa volta con 2 diffidati: Bakayoko e Castillejo.

“Per ora lo avete visto a partite in corso, vedremo nelle prossime gare. Abbiamo i giocatori per giocare con la difesa a tre e il trequartista”, è la frase dedicata da Ringhio al tema. Del resto a questo tipo di modulo, in zone del campo diverse fra loro, si prestano Conti, Bakayoko e lo stesso Paquetà. Sul quale c’è stato l’unico momento di reattività di Gattuso nella sala conferenze di Milanello: “Fino a due settimane fa mi dicevate che era stanco e che lo facevo giocare sempre, che doveva riposare, oggi invece è uscito che ho litigato con Leo perchè non l’ho fatto giocare a Genova. Ma secondo voi, il livello dei nostri dirigenti e anche mio è così basso?”. Il fatto che siano stati questi gli argomenti a prendersi la ribalta della vigilia dimostra che il pre Milan-Udinese è stato totalmente privo di riferimenti dedicati al futuro della panchina.

Lo stesso tecnico milanista fa ammenda a se stesso sulle parole pronunciate venerdì, poco prima di partire per Genova: “Sono cose che non ripeterei per come sono uscite. Io sono vero e dico sempre quello che penso. Forse stavolta potevo stare zitto e non creare le problematiche che sono uscite in questi giorni”. Sul suo rapporto con Leonardo e Maldini, non ci sono dubbi da parte del tecnico calabrese: “Si rema da sempre dalla stessa parte. Abbiamo una partita importante, ma sono tranquillo. In questo momento, nessuno può mettere in dubbio l’unione che c’è tra me, Leo e Paolo. Il mio unico problema è riportare il Milan in Champions. Per il carattere mio e di Leonardo, se ci fossero problemi, le cose ce le diremmo in faccia”. Non solo: “Veniamo da due risultati negativi, ma la squadra ce la sta mettendo tutta. Siamo vivi, non siamo morti”.

A Rino Gattuso è piaciuto molto quello che è accaduto al ritorno di Kessie dalle nazionali, ma anche l’atteggiamento protettivo di Conti nei confronti di Donnarumma dopo l’errore di Marassi: “Le critiche ci stanno. L’ho visto bene, Gigio ci ha messo la faccia e si è assunto la responsabilità. E’ un errore che può stare, capita. Mi piace come ha gestito la situazione, così come ho apprezzato molto le parole di Conti. Questo vuol dire che il gruppo è sano”. Il messaggio è: questo è il gruppo di Milanello, non quello finito davanti alle telecamere durante il derby come conferma la chiosa del tecnico: “Vi sorprendete che Biglia si è seduto di fianco a Kessie dopo la sostituzione? Non è un segnale, dopo il ritorno dalla nazionale ha abbracciato Lucas davanti a tutti. Hanno avuto una discussione, hanno sbagliato a farlo davanti a tutti, ma non c’è nessun problema adesso”.

Mauro Suma (LaPresse)

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