Milan, Giampaolo può attendere: è toto-ds. L’Uefa sospende la sentenza

Ma su questa scelta dei rossoneri si addensa qualche nube da parte della dirigenza sampdoriana

Foto LaPresse - Tano Pecoraro in foto Marco Giampaolo

MILANO – L’atteso verdetto sull’Europa League e le novità sull’allenatore possono ancora attendere in casa Milan. La Uefa ha preso ancora tempo per esprimersi sul caso che riguarda i rossoneri: la Camera Arbitrale ha infatti “sospeso il precedimento nei confronti del club in merito al mancato raggiungimento del break-even durante il periodo monitorato nella stagione 2018/19 che copre i periodi di segnalazione del 2016, 2017 e 2018”, si legge in una nota dell’organo europeo. “La sospensione rimarrà in vigore fino a dopo l’emissione dei procedimenti del Tas relativi alla sanzione imposta al club per non aver rispettato il break-even negli anni 2015, 2016, 2017”. Per il momento, dunque, la squadra resta in Europa League.

La panchina rossonera è in bilico

Quanto al ‘capitolo’ panchina, i giocatori sampdoriani e quelli empolesi che sono già stati guidati da Giampaolo fanno complimenti a scena aperta al loro ex tecnico in predicato di essere il nuovo allenatore del Milan. Ma su questa scelta dei rossoneri si addensa qualche nube da parte della dirigenza sampdoriana. Dopo le parole interlocutorie dell’avvocato Romei, è trapelato un certo nervosismo da parte del presidente Ferrero che vorrebbe essere contattato dal Milan senza essere scavalcato dagli eventi per poi parlare, magari, già che c’è, anche di un possibile indennizzo a favore del club blucerchiato. Nulla accade dalla sera alla mattina in casa rossonera in questo avvio di estate, nemmeno quindi l’ufficializzazione dell’allenatore.

Il possibile arrivo di Giampaolo

La casella che sembra più vicina ad essere riempita è quella del responsabile dell’area tecnica, con un solo posto in pole riservato a Paolo Maldini. Solo dal momento in cui la nomina avrà tutti i crismi dell’ufficialità, come nel domino si passerà alla figura del direttore sportivo e dell’allenatore. Se sul conto del tecnico non si intravvedono ‘avversari’ alla nomina di Giampaolo, ben diverso il discorso relativo al direttore sportivo. Nomi e ipotesi, in questo caso, impazzano freneticamente. Se Elliott avesse le mani libere, non esiterebbe ad andare su Tare, attuale direttore della Lazio, particolarmente adatto al tipo di lavoro che serve in casa rossonera: trattative, conoscenze, scaltrezza, relazioni. Ma Lotito non sarebbe mai in grado di sostituire l’unico ufficiale in grado del suo club oltre a se stesso, in tempi brevi. Per questo, il numero uno laziale non molla.

Ultimi aggiornamenti in casa Milan

Mentre Tare resta sotto contratto e se le voci relative a Riccardo Bigon e Carlo Osti non hanno trovato alcun tipo di conferma, potrebbe prevalere l’idea del direttore sportivo ex Milan. Dal momento che Ariedo Braida ha confermato che resterà assolutamente a Barcellona e che Filippo Galli ha affrontato contratti e trattative solo a livello giovanile, sono altri i nomi che catalizzano l’attenzione dei media. In primis ci sono le suggestioni rappresentate da Zvonimir Boban e Manuel Rui Costa. Il croato è serio e determinato, lo è da sempre a livello imprenditoriale a Zagabria, lo è stato sul piano televisivo a Sky e lo è sulla scena dirigenziale in seno alla Fifa. Il prestigio e la serietà di Boban sono assolutamente garantiti. Nel luglio 2001 fu proprio Zvone a cedere la sua maglia numero 10 del Milan a Manuel Rui Costa.

Gli obiettivi del Milan

Curioso dunque che, 18 anni dopo, proprio loro due vengano accomunati in una rosa di candidati per lo stesso ruolo. Lo stesso Rui Costa al Benfica si è occupato in maniera particolare di talenti giovani, ecco perchè il suo statement potrebbe rivelarsi adatto a quanto cerca il Milan. Ma l’unico club che, secondo rumors, si starebbe muovendo per provare a trovare un sostituito del proprio attuale direttore sportivo, è l’Atalanta. E il direttore in questione è Giovanni Sartori. Anche lui è ex Milan, anche se di lunga data. Sartori giocò dall’inizio, al posto di Gianni Rivera, il derby d’andata del campionato 1978-79 vinto 1-0 dal Milan con gol di Aldo Maldera ed è a tutti gli effetti uno dei protagonisti della conquista della Stella del decimo Scudetto da parte del Milan. L’ultimo petalo della rosa potrebbe essere proprio lui.

(LaPresse/di Mauro Suma)

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