Milano, bomba a Pioltello: 9 anni e 6 mesi al giovane boss Roberto Manno

Secondo la magistratura ha fatto esplodere una bomba fuori dalla porta di casa di un operaio ecuadoriano che gli doveva dei soldi

Milano (LaPresse) – Il gup Guido Salvini ha condannato con il rito abbreviato a 9 anni e 6 mesi e apagare una multa di 14 mila euro, Roberto Manno, il giovane boss di Pioltello. E’ accusato di aver fatto esplodere nella notte del 9 ottobre 2017 una bomba fuori dalla porta di casa di un operaio ecuadoriano che gli doveva dei soldi. Il figlio dell’operaio, da quanto è emerso dalle indagini, aveva chiesto 20 mila euro al suo ex compagno di scuola Roberto Manno per fare il promoter a tre giovani rapper.

I loro concerti, però, non erano andati bene. E il ragazzo non sapeva come saldare debito, che nel frattempo era lievitato a 32mila euro. Così ad agosto del 2017 il ragazzo è scappato in Ecuador. E Roberto Manno si è rivolto al padre, decidendo insieme ai suoi complici di piazzare la bomba davanti a casa sua per convincerlo a pagare. Nell’esplosione l’intera palazzina dove abitava la famiglia, in via Dante a Pioltello, è rimasta danneggiata. E le altre 12 famiglie che vivono lì sono state evacuate. Il gup ha riconosciuto Manno – figlio 25enne del boss Francesco Manno e nipote di Alessandro Manno entrambi coinvolti nell’indagine ‘Infinito’. Colpevole di estorsione usura e l’aggravante di aver commesso il fatto con modalità mafiose. Il pm Paolo Storari della Dda di Milano aveva sollecitato una condanna a 10 anni e 8 mesi.

Secondo la magistratura ha fatto esplodere una bomba fuori dalla porta di casa di un operaio ecuadoriano che gli doveva dei soldi

Condannato a 3 anni e 2 mesi di reclusione e a una multa di 14 mila euro anche il fratello di Roberto, Filippo Manno, accusato di aver trasportato il materiale esplosivo e di porto abusivo d’armi. Sei anni e 4 mesi di carcere e una multa di 10 mila euro, invece, sono stati inflitti al cugino Manuel Manno, figlio del boss Alessandro. Accusato di estorsione e usura con l’aggravante del metodo mafioso.

Condannati anche i complici Maurizio Schiraldi a 5 anni e 2 mesi e 18 mila euro di multa, Fabrizio Gambardella a 4 anni e 14 mila euro di multa, Francesco Pentassuglia a 3 anni e 2 mesi e 4 mila euro e Massimo Mario Signorelli a 2 anni 6 mesi e 12 mila euro. Il gup, infine, ha condannato anche Marius Mihaita Radu e Alessio Di Biase a 1 anno e mezzo di carcere e ad una multa di 1000 euro e per entrambi ha disposto al sospensione condizionale della pena. Disposta, infine, la confisca di 15 mila euro sequestrati sul conto di Manuel Manno al momento dell’arresto e di oltre 16.500 euro trovati sul conto del cugino Roberto.

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