ROMA – Nella prime ore della mattinata la Polizia di Stato ha tratto in arresto nelle province di Milano, Bergamo, Lodi e Monza-Brianza, in esecuzione di misura cautelare emessa dal Gip di Milano, a seguito di richiesta del sostituto procuratore presso la procura della Repubblica di Milano, otto persone gravemente indiziate, a vario titolo e in concorso, di importazione di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti dal Marocco e dal Sudamerica. Tra queste ci sono alcuni ultras e appartenenti alla curva sud. Tre indagati sono stati condotti in carcere, quattro agli arresti domiciliari e uno sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria con divieto di dimora. Sono in corso numerose perquisizioni in abitazioni a loro riconducibili nelle province di Milano, Bergamo, Lodi e Monza Brianza.
L’attività investigativa condotta dai poliziotti della sezione omicidi della Squadra Mobile ha preso il via a seguito del tentato omicidio di Enzo Anghinelli, ferito alla testa con un colpo di pistola lo scorso 12 aprile 2019, mentre transitava in via Cadore.
Nel corso delle indagini era emerso il coinvolgimento nel traffico di sostanze stupefacenti di un ultras di Curva Sud, già sottoposto al provvedimento amministrativo del Daspo, già arrestato dalla Squadra Mobile a marzo 2020. L’uomo era stato fermato mentre scendeva da un’auto nella quale era presente un doppio fondo e in possesso di 300 grammi di marijuana, gli erano stati sequestrati altri 4,5 Kg di droga e 9mila euro, trovati nella sua casa di Capriano (Monza e Brianza).
Le indagini condotte dalla Polizia di Stato hanno evidenziato gravi indizi relativi al coinvolgimento nel traffico di stupefacenti di altre persone, tra cui alcuni appartenenti al gruppo Curva Sud. In particolare, a seguito della richiesta di collaborazione della Procura di Milano, attraverso Eurojust, alle Autorità Giudiziarie spagnole e francesi, sono emersi elementi investigativi circa l’importazione di ingenti quantitativi di marijuana e hashish dal Marocco, attraverso la Spagna, e di cocaina dal Sud America. Tra gli arrestati figura anche il capo ultras del Milan, Luca Lucci.
Gli indagati comunicavano tra loro, e con i propri fornitori, tramite telefoni cellulari criptati con schede telefoniche olandesi, con cui organizzavano la consegna e il relativo pagamento dello stupefacente trasportato dal Marocco, dall’talia su camion e furgoni. La droga era nascosta tra generi alimentari, che veniva poi consegnato nell’hinterland milanese e poi smistato agli acquirenti finali.
Ad alcuni dei destinatari della misura cautelare viene contestato l’acquisto in sud America, con pagamento effettuato a Pedrengo (Bergamo), di 10 kg di cocaina sequestrati al Porto di Santos (Brasile) il 22 aprile 2020, unitamente ad altri 349 kg di cocaina rinvenuta a bordo di una nave cargo dopo la rottura accidentale di uno dei borsoni occultati nel “sea chest” della stessa imbarcazione.
(LaPresse)