MILANO – Diversi episodi di violenza nella zona milanese della movida fanno scattare i controlli. Per questo la polizia di Milano, nell’ambito di un’indagine connessa alle contrapposizioni tra gruppi di giovani, ha effettuato delle perquisizioni a 8 giovani di origini italiane e nordafricane, a vario titolo coinvolti nei gravi episodi di violenza registrati lo scorso 5 e 6 giugno nei pressi delle Colonne di San Lorenzo, Darsena e Piazza dei Mercanti.
Nell’ultimo mese, in particolare, erano stati segnalati episodi di criminalità diffusa dovuti alla presenza di numerose persone, tra cui anche cittadini irregolari sul territorio nazionale, insieme a gruppi di ragazzi di giovane età, dediti al reati di natura predatoria e a aggressioni.
Un italiano, 29 anni, con precedenti per stupefacenti, furto e ricettazione, è stato arrestato per detenzione di esplosivi. All’interno della sua camera da letto sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro 164 petardi con miccia pirotecnica denominati ‘New Rambo’ cat. F4, aventi Nec (principio attivo) di 40 grammi e 86 ordigni di manifattura artigianale del tipo ‘micidiale’ (più comunemente denominati ‘cipolle’). In particolare, gli ordigni artigianali erano contenuti all’interno di scatole in cartone, confezionati senza l’adozione di alcuna cautela, inoltre su alcuni ordigni vi era la presenza esterna di polvere pirica dovuta probabilmente al cattivo stoccaggio e alla movimentazione degli stessi, pertanto la conservazione risultava alquanto pericolosa ed instabile considerando anche le condizioni climatiche della stagione estiva.
Nei confronti dello stesso cittadino italiano e di due tunisini, anch’essi gravati da precedenti in materia di stupefacenti (arrestati nel mese di gennaio 2020 alle Colonne di San Lorenzo per spaccio di hashish e marijuana), la divisione anticrimine ha emesso il provvedimento dell’avviso orale. Un terzo cittadino di origini tunisine, con precedenti di polizia, è risultato destinatario di foglio di via obbligatorio e irregolare sul territorio nazionale, pertanto l’ufficio immigrazione provvederà alla sua espulsione.
(LaPresse)