Milano, Moratti: “Dopo la strage di Linate migliorata la sicurezza degli aeroporti”

Un ringraziamento ai familiari delle 118 vittime l'8 ottobre 2001 persero la vita nella strage di Linate "per aver trasformato il loro straziante dolore per la perdita delle persone care in un impegno civile, costituendo prima il comitato '8 ottobre 2001, per non dimenticare' e poi l’omonima fondazione.

MILANO – Un ringraziamento ai familiari delle 118 vittime l’8 ottobre 2001 persero la vita nella strage di Linate “per aver trasformato il loro straziante dolore per la perdita delle persone care in un impegno civile, costituendo prima il comitato ‘8 ottobre 2001, per non dimenticare’ e poi l’omonima fondazione. Attraverso le loro numerose iniziative, i convegni, le proposte, i progetti dedicati ai giovani hanno non solo aiutato la comunità a conservare la memoria del terribile incidente, ma hanno contribuito a sostenere e a diffondere la cultura della sicurezza del trasporto aereo”. Così la vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia Letizia Moratti intervenuta alla cerimonia per il ventennale della tragedia a Milano.

“A seguito della sciagura, grazie anche alla loro vigile presenza, sono stati poi realizzati diversi interventi di adeguamento infrastrutturale e tecnico. Sono trascorsi vent’anni da quel terribile disastro che costò la vita a 118 persone, emblematicamente rappresentate in questo stupendo bosco da 118 faggi. Pochi giorni fa un altro disastro aereo ha colpito la nostra città e come tutti sono rabbrividita vedendo quel palazzo in fiamme, per fortuna non abitato. Solo il caso – ha precisato Moratti – ha impedito che il numero delle vittime fosse ancor più elevato”.

“La notizia della tragedia dell’8 ottobre 2001 arrivò quando eravamo ancora sgomenti per la strage dell’11 settembre a New York. Il mondo – ricorda la vicepresidente – era cambiato radicalmente nel volgere di soli 27 giorni e la paura di nuovi attentati era forte anche a Milano. Vivemmo i primi momenti del disastro di Linate proprio pensando alla minaccia terrorista”.

“L’angoscia e il turbamento, però, non diminuirono quando capimmo che era stato un incidente, il peggior disastro aereo nella storia del nostro Paese. Linate, l’aeroporto milanese per antonomasia, si era dimostrato insicuro. La nostra società si basa, più che in qualsiasi epoca precedente, sulla fiducia. In molti momenti delle nostre giornate affidiamo la nostra sicurezza e la nostra vita agli altri, ci fidiamo di loro, che svolgano il lavoro con coscienziosità e attenzione”.

“Quando saliamo su un aereo, un treno, così come quando varchiamo le porte di un ospedale e affidiamo la nostra salute ai medici, quando come in questi mesi siamo entrati in un hub per la vaccinazione, ci fidiamo. È quindi imprescindibile dovere delle istituzioni del nostro tempo salvaguardare e rafforzare il capitale della fiducia, non permettere che si svaluti, che venga meno, perché è da questo, dalla cooperazione di milioni di donne e uomini che dipende il benessere delle nostre società”.

“Istituzioni – precisa Moratti – quindi trasparenti nella loro azione che fissino in modo puntuale le procedure da seguire e controllino attentamente la loro applicazione, per salvaguardare la salute dei cittadini e impedire che orribili sofferenze come quelle che ha dovuto affrontare Pasquale Padovano mentre svolgeva il suo lavoro – che qui saluto ed abbraccio – siano risparmiate ad altri. Un dovere che si traduce in ‘amore per gli altri“ e che è stato anche alla base del successo della nostra campagna vaccinale, che ha visto prevalere il bene comune su quello individuale”.

LaPresse

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