MILANO – La sera del 12 agosto hanno derubato i ragazzi che si sono dati appuntamento in Corso Como a Milano passare la serata, portando via cellulari, portafogli e documenti. Rapine violente, che sono culminate con il pestaggio di una delle vittime, che è stata ferita con una bottiglia rotta. Il gip di Milano Guido Salvini ha convalidato il fermo di due giovani, un ragazzo marocchino di 23 anni e una ragazza siciliana di 24 anni, madre di due bambini piccoli, che era a Milano per trascorrere qualche giorno di vacanza. Insieme a loro sono stati fermati anche un altro ragazzo marocchino che gli amici dicono avere “23-24 anni”, anche se dai documenti risulta essere 17enne, e una connazionale di 35 anni. Per il gip c’è una “elevata probabilità che gli indagati abbiano commesso e possono commettere in futuro episodi del medesimo genere che hanno carattere seriale e che avvengono ormai con elevata frequenza e quasi quotidianamente soprattutto dalla zona di Corso Como frequentata da moltissimi giovani fino a tarda notte e fino alle prime ore del mattino. Tali episodi” sono caratterizzati “da violenza contro le vittime al fine di neutralizzarle e impossessarsi dei loro beni”. Una delle ragazze aveva “all’interno degli slip un coltello blocco lama di 20 centimetri”, che era pronta ad usare per intimidire le vittime. Il gip ha disposto l’arresto per il 23enne, mentre per la ragazza siciliana, tenuto conto della sua “giovane età”, del fatto che è incensurata e “madre di due bambini in tenera età e che la sua presenza a Milano risulta occasionale”, ha disposto l’obbligo di dimora nel paese in cui risiede.
(LaPresse)