Mimì alla Ferrovia compie 80 anni e diventa un documentario: la straordinaria storia del ristorante simbolo di Napoli emoziona il pubblico del Giffoni Film Festival

Presentato al Giffoni Food Show 2025, il docufilm di Giuseppe Di Vaio ripercorre la storia, i volti e i sapori di un’icona della cucina napoletana, tra memoria familiare e tradizione senza tempo

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Un viaggio nel cuore di Napoli, tra sapori, memorie e storie familiari che si intrecciano con la storia di un’intera città. È questo il filo conduttore di “Ho detto tutto, forse. Mimì alla Ferrovia. 80 anni e oltre”, il documentario che celebra l’iconico ristorante partenopeo fondato nel 1943 e che, dopo la prima proiezione a Napoli, è approdato sabato 26 luglio alla 55ª edizione del Giffoni Film Festival, nella suggestiva cornice di Giffoni Valle Piana (SA). Diretto da Giuseppe Di Vaio e prodotto da N Pictures, il film di 25 minuti racconta otto decenni di vita e tradizione attraverso immagini d’archivio, testimonianze intime e una narrazione che trasporta lo spettatore dentro l’anima di Mimì alla Ferrovia, un ristorante diventato negli anni punto d’incontro per intellettuali, politici, artisti e viaggiatori di tutto il mondo.

La proiezione, ospitata alle 18:30 all’interno del Giffoni Food Show – il format del festival che unisce cinema e cultura gastronomica – ha visto la partecipazione di circa 60 giovani Food Ambassador provenienti da tutta Italia. Nel dibattito successivo sono intervenuti Ida Giugliano, terza generazione della famiglia e responsabile comunicazione e accoglienza del ristorante, e il regista Giuseppe Di Vaio, regalando al pubblico uno sguardo autentico dietro le quinte di una storia profondamente napoletana. “Questo documentario è il nostro modo per raccontare una storia che non è solo familiare, ma profondamente napoletana. Avere l’occasione di mostrarlo a Giffoni, davanti a un pubblico giovane e curioso, è un’emozione forte e anche una responsabilità”, ha detto Ida.

Di Vaio, invece, ha sottolineato la dimensione quasi teatrale del ristorante: “Non volevo una semplice biografia, ma un viaggio nell’anima di un luogo. Mimì è un teatro popolare di sentimenti e memoria, un crocevia di destini che custodisce il passato profondo di una città unica come Napoli”. La giornata si è conclusa in grande stile: durante i Dinner Party ufficiali del festival, la brigata di Mimì alla Ferrovia ha deliziato circa 450 ospiti tra giornalisti, artisti e personalità della cultura con una degustazione del leggendario peperone ‘mbuttunato, piatto simbolo del ristorante.

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