La condanna a morte del clan
E’ stato rinviato a giudizio il 50enne Giovanni Cellurale, all’ergastolo per omicidio per conto del clan dei Casalesi. L’uomo ha inviato alla redazione di Cronache di Napoli, Cronache di Caserta e Cronachedi.it una lettera contenente una vera e propria condanna a morte nei confronti del direttore delle testate Maria Bertone e dei suoi familiari. “Spero di vero cuore che al più presto uscirò, così ti faccio saltare in aria. Ora lo dico a tutti, che se qualcuno esce prima di me ti deve sparare 10 colpi tutti in bocca, a te e a tutta la tua razza di merda”.
Il pm Vanorio: pericolo concreto
L’udienza preliminare si è tenuta ieri, mercoledì 13 luglio 2022, davanti al giudice per l’udienza preliminare Linda D’Ancona. Il pubblico ministero, il sostituto procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia Fabrizio Vanorio, nella sua richiesta di rinvio a giudizio ha voluto rimarcare la pericolosità del personaggio, la gravità del suo gesto e il pericolo che le sue parole possano tradursi in atti concreti. L’avvocato Gennaro Razzino, che rappresenta la stessa Bertone e le altre parti civili, la Libra Editrice e l’Ordine dei Giornalisti della Campania, ha sottolineato “il coraggio del direttore, che nonostante le circostanze ha voluto partecipare all’udienza personalmente, trovandosi faccia a faccia con l’uomo che la minaccia”.
Il presidente dell’Ordine dei Giornalisti: episodi da non sottovalutare
“Una vicenda grave – ha commentato il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli – che rischia di diventare un pericoloso precedente. In questo caso le minacce sono rivolte al direttore di un quotidiano e sono state formulate in maniera inequivocabile. Tra l’altro l’estensore della lettera, all’ergastolo per omicidio di camorra, si firma con nome e cognome e rivolge una sorta di chiamata alle armi a chi è fuori. L’Ordine dei Giornalisti della Campania ha voluto fortemente essere vicino al direttore Bertone costituendosi parte civile nel processo. E’ un attacco rivolto all’intera categoria e a chi esercita la professione con coraggio, raccontando puntualmente le vicende di camorra che insanguinano la nostra terra. Gesti del genere non possono essere fatti passare sotto silenzio. Vanno denunciati e perseguiti”.
L’interrogazione parlamentare
Dichiarazioni di solidarietà al direttore, subito dopo il grave episodio, furono pronunciate dal presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico, dal vicepresidente della Camera Ettore Rosato, dal governatore della Campania, Vincenzo De Luca dal presidente di Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie don Luigi Ciotti, dalla deputata di Liberi e Uguali Rina Valeria De Lorenzo, che ha presentato anche una interrogazione parlamentare sulla vicenda, dai vertici dell’Ordine dei Giornalisti e della Federazione Nazionale della Stampa e da numerosi altri esponenti del mondo della politica e di quello delle istituzioni.