PARIGI (LaPresse/AFP) – È corsa contro il tempo per Emmanuel Macron per uscire dalla crisi sociale e politica scatenata dai gilet gialli e per evitare che si ripetano le scene di guerriglia urbana di sabato a Parigi. Il premier Edouard Philippe ha cominciato a incontrare i leader dei partiti rappresentati in Parlamento. Ma è saltato l’incontro che era in programma per domani a Matignon con una delegazione del collettivo ‘gilet gialli liberi’.
Annullato l’incontro tra il governo e i gilet gialli
“Per motivi di sicurezza”, ha fatto sapere il gruppo, dopo che stamattina i contestatori autori dell’apertura hanno denunciano di subire attacchi:.“Abbiamo passato la notte a ricevere minacce di morte”, spiega Jacline Mouraud, fra le promotrici del movimento. “Siamo presi di mira da ragazzini anarchici che vengono manipolati, riceviamo chiamate nel cuore della notte, minacce come ‘abbiamo il tuo indirizzo'”.
Posticipata la visita di Macron in Serbia
Una riunione con il premier e diversi ministri è in corso all’Eliseo e Macron ha annullato la visita di Stato in Serbia che era in programma per mercoledì e giovedì. Per mostrare sostegno alle forze dell’ordine, inoltre, il presidente ha pranzato con i poliziotti in una caserma di Parigi. E domani il ministro dell’Interno Christophe Castaner riceverà i sindacati di polizia.
In settimana un vertice tra Camera e Senato
Il premier Philippe dovrebbe annunciare rapidamente delle “misure” per permettere lo “svolgimento sereno” della concertazione di tre mesi voluta dall’esecutivo. Mercoledì si terrà un dibattito alla Camera e giovedì al Senato, con tutti i partiti. La maggior parte delle forze di opposizione sostiene una moratoria dell’aumento delle tasse sui carburanti che dovrebbe scattare a gennaio.
In Francia si aggrava il bilancio
Si è aggravato intanto il bilancio di queste due settimane di proteste, salendo a quattro morti dopo che a Marsiglia è morta una 80enne che era rimasta ferita da un lacrimogeno a margine degli scontri.
Mentre i blocchi stradali proseguono e hanno determinato chilometri di code al confine con la Spagna, con migliaia di camion bloccati in Catalogna, al panorama di contestazione si è aggiunta una novità: oltre 100 licei sono stati bloccati lunedì per proteste contro la riforma dell’istruzione e, talvolta, anche a sostegno dei gilet gialli. E il sindacato Cgt ha indetto per il 14 dicembre una mobilitazione per un aumento “immediato” di salari, pensioni e tutele sociali, assicurando di condividere la “collera” dei gilet gialli.