MILANO – Alessandro Di Battista torna nel dibattito politico per dire la sua sui debiti dello Stato con le imprese e l’idea di creare dei minibot per pagarli. L’ex deputato M5S usa Facebook, in un lungo post analizza dal suo osservatorio esterno l’attualità italiana, soprattutto quella delle istituzioni. “In attesa di ottenere parecchi miliardi di euro – scrive – effettuando le seguenti azioni: 1. Revoca delle concessioni autostradali che ancora oggi sono a vantaggio del gruppo Atlantia Spa (non si capisce perché i 10 miliardi di utili in 10 anni li possano fare i Benetton e non lo Stato italiano). 2. Ritiro del contingente italiano dall’Afghanistan. 3. Recupero dell’Ici non versata dalla Chiesa e da altri enti come stabilito dalla Corte di giustizia dell’Unione europea il 6 novembre del 2018. 4. Taglio di 345 parlamentari. 5. Taglio degli stipendi dei parlamentari e dei consiglieri regionali. 6. Tassazione dei colossi web da proseguire in ambito europeo. 7. Fine del finanziamento pubblico all’editoria”.
“È evidente che le imprese (a cominciare dalle piccole e medie imprese) che vantano crediti con la pubblica amministrazione hanno tutto il diritto di essere pagate in fretta”, continua l’ex parlamentare. “Io, a meno che il ministro Tria, in pochissimi giorni, non trovi una soluzione alternativa, reputo molto intelligente la proposta dei minibot (vi invito a informarvi autonomamente senza dare retta ai paladini del ‘tanto son si può fare’) – sottolinea a Dibba -. A proposito di Tria, ma esattamente a chi risponde il ministro quando dice: ‘Non tratteremo il tema dei minibot a livello di governo’? Me lo sto domandando. Non risponde certo ai suoi elettori, dato che Tria non ha mai preso un voto. Non risponde neppure al Parlamento e dovrebbe farlo dato che, fino a prova contraria, viviamo in una Repubblica parlamentare”.
(LaPresse)